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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 03 DICEMBRE 2024

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Intercettazioni su Borsellino tra Crocetta e Medico Marziale: "Occasione persa per mostrare ai giovani con chi stare"

Intercettazioni su Borsellino tra Crocetta e Medico Marziale: "Occasione persa per mostrare ai giovani con chi stare"
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“Commentando tra adulti le intercettazioni dove il medico del
governatore siciliano, Rosario Crocetta, afferma allo stesso che Lucia Borsellino
andrebbe fatta fuori come il padre, il figlio adolescente di un amico chiede cosa
mai abbia fatto quest’uomo. Glielo ho spiegato dicendogli che Paolo Borsellino
è stato un magistrato come pochi ne esistono oggi, che non ha avuto paura di lottare
contro uomini indegni di essere definiti tali e l’ha fatto con quella dirittura
morale che agli stessi non poteva dare che fastidio, abituati come sono a strisciare
alla stregua di invertebrati. Ecco, al giovanotto ho detto che Paolo Borsellino aveva
la schiena dritta”: è la dichiarazione del sociologo Antonio Marziale, presidente
dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, rispetto alle anticipazioni del settimanale
l’Espresso, che pubblica l’intercettazione intercorsa tra il presidente della
Regione Siciliana ed il suo chirurgo plastico, oggi agli arresti.

“Tutti abbiamo il dovere di tramandare alle giovanissime generazioni le pagine
buie di Palermo e loro hanno il sacrosanto diritto di conoscerle – incalza Marziale
– perché l’antidoto alla mafia è la verità, quella che vede due inimitabili
giudici, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, autentici eroi della democrazia e rovescio
della medaglia di chi, come quel signore che voleva far fare la stessa fine del padre
a Lucia Borsellino, non dovrebbe nemmeno osare di menzionarli non avendone la caratura”.

Il presidente dell’Osservatorio conclude: “Non entro nel merito dei risvolti
politici, ma al governatore Crocetta che asserisce di non avere udito la frase pronunciata
dal suo amico, domando di chiedere scusa agli adolescenti di oggi per la temporanea
sordità che gli ha fatto perdere l’occasione di difendere un patrimonio delle
coscienze da collocarsi ben oltre la perimetria dell’isola”.