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Internet: ostacolo alla sicurezza degli italiani

Internet: ostacolo alla sicurezza degli italiani

| Il 26, Lug 2011

Le vittime delle “intromissioni elettroniche” oltre il 16%

di MARIA RITA CURINGA

Internet: ostacolo alla sicurezza degli italiani

Le vittime delle “intromissioni elettroniche” oltre il 16%

 

La Cpp Italia, la compagnia leader nella protezione e nei servizi di assistenza, ha condotto un’indagine relativa alla sicurezza dei dati personali degli utenti italiani del web. Oltre il 16% ha subito violazioni dell’accesso ai propri dati personali. Il problema di fondo riguarda la gestione delle proprie password virtuali, molto spesso trascurate. «Cambiare frequentemente le password – afferma Walter Bruschi, amministratore delegato di CPP Italia – è sola una delle attenzioni da avere per tutelarsi dalle truffe. Per incrementare il livello di sicurezza è però meglio utilizzare password diverse per ogni tipo di accesso. Se, infatti, un malintenzionato entrasse in possesso della nostra unica password – e prosegue – avrebbe accesso anche a tutti gli account internet. Si rischierebbe, quindi, di subire non solo un danno patrimoniale ma anche il furto di identità, un tipo di frode che si sta espandendo anche in Italia». Non si tratta di utenti specializzati nell’utilizzo di internet, ma i danni possono essere arrecati a chiunque. Infatti circa il 30% degli utenti facenti parte dell’indagine ha subito danni nell’uso fraudolento della semplice posta elettronica, o nello specifico attraverso messenger utilizzato sopratutto dai più giovani così come accade con i social network. I danni possono essere anche economici, dal più basso riscontrato a 100 euro, fino anche a 1000 euro. Bruschi spiega nello specifico come tali debiti possono essere subiti : «Con il furto di identità il malvivente di turno può fare acquisti rateali o richiedere finanziamenti a nostro nome. Dimostrare la nostra estraneità ai fatti, e ottenere i rimborsi delle somme indebitamente sottratte, richiede l’intervento di diverse figure professionali e soprattutto tempi piuttosto lunghi. Contro questo tipo di frode – e termina affermando – ci si può tutelare sottoscrivendo servizi di protezione dei dati personali e software che rendano più sicura la navigazione ». La soluzione più semplice sembra proprio la gestione più attenta delle proprie password.
redazione@approdonews.it