Intervento di Mallamaci sulla città metropolitana Queste le parole del presidente di Impresa Calabria: "Definire progetti e obiettivi per garantire l’identificazione dei cittadini con il nascituro soggetto amministrativo"
Il sistema territoriale della provincia di Reggio Calabria è caratterizzato da una elevata varietà di contesti ambientali. L’area della provincia, costituita da 97 Comuni, si estende per diversi chilometri lungo la costa e si protende verso le pendici aspromontane fino a superare i mille metri s.l.m. La provincia consta di 555.836 abitanti (dati ISTAT 2015) ed ha un’estensione pari a 3.210,37 kmq con una densità abitativa di 173 abitanti/km2. Il sistema insediativo presenta una gerarchia spaziale costituita da una zona centrale, l’area del Comune di Reggio Calabria, e da centri periferici di media e piccola consistenza (struttura policentrica) secondo almeno tre livelli.
Il primo livello di periferia è costituito dal Comune di RC che da solo consta di 184.000, il secondo livello comprende l’espansione edilizia sviluppatasi lungo le coste, il terzo livello rappresenta l’ambito montano e collinare.
In un contesto così complesso, socialmente fragile, territorialmente articolato e scarsamente integrato il progetto metropolitano deve riuscire a creare una realtà metropolitana compiuta, solida e integrata, sotto il profilo economico, sociale, culturale e amministrativo. Il coinvolgimento deve essere esteso a tutto il territorio metropolitano affinché, all’interno dell’area, non si creino cittadini di serie A, residenti nel comune capoluogo, e di serie B, residenti nei comuni più distanti dal centro.
Il 2 giugno ultimo scorso, il sindaco Falcomatà ha firmato il decreto di convocazione dei Comizi elettorali per la Città Metropolitana; il prossimo 7 agosto verrà eletto il consiglio che dovrà essere costituito da 14 componenti e che durerà in carica per i prossimi 5 anni e le liste dei candidati al consiglio dovranno essere presentate entro il ventesimo giorno antecedente le votazioni.
La città metropolitana si troverà a gestire le relazioni con diverse istituzioni, pubbliche e private, nonché stakeholder territoriali di diversa natura. Secondo Domenico Mallamaci, Leader dell’associazione politico culturale Impresa Calabria è indispensabile che nella definizione delle liste sia garantita la rappresentatività di tutti i territori facendone emergere i bisogni e le istanze secondo logiche inclusive di integrazione.
Il cammino è lungo e le premesse non sembrano le migliori: oggi gli interventi previsti ed illustrati non hanno alcuna logica “metropolitana” essendo del tutto sradicati da un contesto di unitarietà. Invece i programmi devono far leva sulle specifiche peculiarità del territorio (beni culturali, turismo, agricoltura, etc.) puntando a ridurre gli spazi vuoti tra il comune capoluogo e gli altri comuni della cintura metropolitana, definendo progetti e obiettivi che valorizzino le tre aree al fine di garantire l’identificazione dei cittadini con il nascituro soggetto amministrativo.