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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 NOVEMBRE 2024

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Intimidazione alla Italcementi: una pistola giocattolo nella bacheca del sindacato Una pistola e un messaggio con la scritta "attenti a qualcuno" è stata trovata nella bacheca dell'organizzazione sindacale della Italcementi a Castrovillari. I dipendenti dello stabilimento sono attualmente in cassa integrazione e i sindacalisti stanno conducendo una serrata trattativa per il loro futuro occupazionale. Il consigliere regionale Gallo esprime solidarietà

Intimidazione alla Italcementi: una pistola giocattolo nella bacheca del sindacato Una pistola e un messaggio con la scritta "attenti a qualcuno" è stata trovata nella bacheca dell'organizzazione sindacale della Italcementi a Castrovillari. I dipendenti dello stabilimento sono attualmente in cassa integrazione e i sindacalisti stanno conducendo una serrata trattativa per il loro futuro occupazionale. Il consigliere regionale Gallo esprime solidarietà
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Castrovillari – Un pistola giocattolo ed un biglietto con la scritta “Attenzione a qualcuno” sono stati trovati nella bacheca delle organizzazioni sindacali dello stabilimento Italcementi di Castrovillari. E’ quanto ha denunciato formalmente la Cgil, tramite il segretario regionale generale della Fillea, Luigi Veraldi, il segretario generale comprensoriale Cgil Pollino, Sibaritide,Tirreno, Angelo Sposato, e tramite Antonio Di Franco, segretario generale comprensoriale Fillea Cgil, alla Procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari e al Commissariato della Polizia di Stato sempre della città del Pollino e, per conoscenza, al Prefetto di Cosenza.

Stante a quanto denunciato dai tre rappresentanti del sindacato della Camusso l’atto intimidatorio si sarebbe consumato il 28 ottobre scorso, ma il sindacato ne è venuto a conoscenza solo il 6 novembre scorso nel corso di un incontro tenutosi, alla presenza dei vertici di Italcementi e del Prefetto Tomao, presso la Prefettura di Cosenza.

“Un gesto scellerato e deprecabile ma non da sottovalutare e  da condannare con fermezza”, hanno sostenuto i tre rappresentati della Cgil. Veraldi, Sposato e Di Franco, nel riporre la loro piena fiducia nella magistratura e negli inquirenti, si dicono convinti che “bisogna fare chiarezza sull’accaduto a 360° ricercando immediatamente ogni responsabilità interne ed esterne all’azienda di atti che ledono pesantemente l’immagine del movimento dei lavoratori e indeboliscono l’azione del sindacato nella delicata trattativa che nei mesi scorsi ha visto al centro una discussione sulle sorti dello stabilimento e sul mantenimento di tutti i suoi livelli occupazionali. Un gesto inqualificabile – concludo i tre – non può e non deve  interrompere la trattativa sulla salvaguardia del sito produttivo e le corrette relazioni industriali”.

La solidarietà del consigliere regionale Gallo

«Sto dalla parte dei lavoratori e dei sindacati perché sto dalla parte della dignità e della legalità».

Così il consigliere regionale uscente Gianluca Gallo commenta l’atto intimidatorio di cui sono rimasti vittime i dipendenti dello stabilimento Italcementi di Frascineto, che nei giorni scorsi hanno ritrovato nella bacheca delle comunicazioni sindacali una pistola giocattolo ed un bigliettino recante minacce. Afferma Gallo: «Si tratta di un gesto gravissimo, che punta ad intaccare la libertà e la forza dei lavoratori e delle sigle sindacali in un momento alquanto delicato quale quello presente, segnato dal serrato confronto con i vertici aziendali che hanno deciso di spostare altrove parte della produzione, schiudendo da subito le porte della cassa integrazione per decine di persone». Aggiunge Gallo: «Va da sé che ai lavoratori, come a Cgil, Cisl e Uil, va espressa, e non solo simbolicamente, la piena solidarietà. Sin dall’apertura della vertenza ho sostenuto le ragioni della mobilitazione, che ritengo essere coincidenti con le esigenze del territorio. Adesso questo ulteriore fattaccio, meritevole di riprovazione e sdegno ma che induce a proseguire nel cammino intrapreso: ancor più dopo quanto accaduto, assicurare un futuro certo ai lavoratori dell’Italcementi di Frascineto vuol dire garantire, oltre al diritto al lavoro, il rispetto della legalità in una terra che qualcuno vorrebbe fosse cosa sua e non dei calabresi».