Intimidazioni amministratori locali: la Calabria è seconda La Regione più colpita è la Sicilia
Sono 2182 gli atti intimidatori, di minaccia e violenza, di cui sono stati vittime gli amministratori locali negli ultimi 5 anni, dal 2013 al 2017, più di uno al giorno. Sono questi i dati elaborati da Avviso pubblico. Dal 2011, anno della prima edizione del Rapporto “Amministratori sotto tiro” in cui furono censiti 212 casi, gli atti intimidatori sono aumentati del 153%. Il fenomeno nel 2017 ha coinvolto per la prima volta tutte le 20 Regioni italiane, 78 Province e 314 Comuni, il 6% in più nel confronto con il 2016. Nel dettaglio, per i 5 anni presi in esame, si è passati dai 351 casi del 2013 ai 537 del 2017, passando per i 361 del 2014, 479 nel 2015, 454 nel 2016. Analizzando i dati regionali è la Sicilia la regione più colpita con 396 casi censiti. A seguire la Calabria con 328 casi, la Puglia con 312 e la Campania con 305. Quinto posto per la Sardegna, con 193 intimidazioni. Al sesto posto il Lazio con 127 casi, prima Regione del Centro -Nord, davanti a Lombardia (96 casi), Toscana (68 casi), Emilia-Romagna (65 casi) e Veneto (60 casi). Se si confrontano i dati regionali del 2013 con quelli del 2017 appare evidente l’aumento, in assoluto e in percentuale, del numero di intimidazioni al Centro-Nord, come evidenziato nella successiva tabella. Si passa dal 20% del totale di minacce e intimidazioni nell’anno 2013 al 31% nel 2017.