Iorfida (Anassilaos) ricorda Maria Cristina Brancatisano Il presidente dell'associazione si dice addolorato per la prematura scomparsa
di Caterina Sorbara
Stefano Iorfida, Presidente dell’Associazione Culturale Anassilaos, in merito all’improvvisa e tragica scomparsa di Maria Cristina Brancatisano e al ferimento del suo consorte Sandro Manganaro, a seguito di un incidente, scrive attraverso una nota: “Siamo molto addolorati e non possiamo che ricordare brevemente la figura di Maria Cristina. L’avevamo conosciuta per la comune passione per la filatelia. Alla filatelia ella ha dedicato due aurei volumetti “La filatelia religiosa tra storia e cultura” e, successivamente, “I francobolli raccontano la filatelia”. Ho avuto il privilegio di scrivere una breve introduzione a tale suo secondo libro, frutto di uno studio accurato sui francobolli dedicati alla Calabria, ai suoi uomini illustri, all’arte, alla cultura, alla fede. Un libro di particolare pregio e importanza anche se si occupa di un settore, la filatelia, che i più considerano, e a torto, riservato a gruppi ristretti di collezionisti mentre più propriamente la filatelia attiene alla storia di un determinato paese. I francobolli infatti, emessi dallo Stato, al pari della moneta, costituiscono un prezioso documento per gli storici che ad essi si accostano perché sono il riflesso, puntuale, di un dato momento storico e segnalano particolari congiunture sociali, politiche, culturali, economiche oltre a rappresentare un formidabile veicolo di propaganda utilizzato, nel corso del Novecento, da stati e da regimi più o meno democratici. Maria Cristina Brancatisano con certosina pazienza ha raccolto un materiale ampio dal quale è possibile cogliere la grande ricchezza artistica, culturale, religiosa e paesaggistica della nostra Regione, dai Bronzi di Riace alle Cattedrali, dalle prestigiose scuole della regione ai Santi che hanno dato un contributo al cattolicesimo universale (San Nilo, San Francesco di Paola). Su tali ricerche c’eravamo incontrati nella comune idea che filatelia è anche cultura e Maria Cristina lo ha dimostrato con i sui testi che testimoniano la sua grande passione”.
Concludendo dice: ”Resta un vuoto incolmabile in noi e nella cultura reggina”.