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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 02 DICEMBRE 2024

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Ipasvi chiede a Scura norme su incarichi di Coordinamento Gli infermieri calabresi, in una nota, avanzano alcune precisazioni in attesa delle nomine che riguardano gli incarichi di Coordinamento nelle ASP e nelle AO

Ipasvi chiede a Scura norme su incarichi di Coordinamento Gli infermieri calabresi, in una nota, avanzano alcune precisazioni in attesa delle nomine che riguardano gli incarichi di Coordinamento nelle ASP e nelle AO
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Apprendiamo della comunicazione a firma del Commissario Scura inviata alle ASP ed alle AO circa gli incarichi di Coordinamento. I Collegi IPASVI della Calabria intervengono al fine di fare chiarezza su alcuni aspetti:
– Siamo certi che il Commissario ha contezza dell’importanza dei Coordinatori nelle UU.OO. e nei servizi visto il ruolo centrale che essi assumono nella gestione delle attività e che la comunicazione inoltrata di recente abbia come obiettivo quello di applicare la normativa in materia di Coordinamenti annullando tutti quegli atti illegittimi finora adottati;
– La legge 43/2006 prevede che per potere accedere al ruolo di Coordinatore è necessario attivare una procedura selettiva con i requisiti per come specificato nella normativa;
– Da troppo tempo si assiste all’affidamento di incarichi di Coordinamento senza alcun rispetto della normativa in materia palesando l’ignoranza di molti dirigenti in materia di professioni sanitarie;
– Alcune aziende già da tempo hanno prodotto atti in cui si faceva assoluto divieto di nominare tout court Coordinatori da parte dei Direttori o Responsabili di strutture;
– Molti Coordinatori sono andati in quiescenza e sono stati sostituiti, come facenti funzioni, da colleghi capaci e con i requisiti previsti dalla normativa. Questi colleghi svolgono un ruolo centrale in molte UU.OO. e servizi con enormi sacrifici personali ed economici poiché, non effettuando turnazione, non hanno incentivi legati a turni notturni e festivi;
– Non è possibile fare gravare sempre e solo sugli infermieri le lacune di un sistema che sta per implodere ritenendoli “figli di un Dio minore” e ricordandosene solo in situazioni di criticità;
– Siamo d’accordo che il sistema sanitario regionale vada riformato in toto e che le regole debbano essere osservate da tutti e proprio per questo riteniamo che si debba, intervenire, con la stessa celerità anche quando si nominano dirigenti nelle varie aziende affidando incarichi a precari ed a consulenti esterni e ad intervenire anche quando alcuni dirigenti medici si avocano funzioni che sono delle professioni sanitarie;
– Si deve assume personale attraverso ogni possibile forma e, soprattutto, si deve procedere ad una ricognizione seria al fine di individuare tutto quel personale che svolge funzioni amministrative ma che è inquadrato nel ruolo sanitario (infermieri, oss, dirigenti medici, etc..)
– Siamo d’accordo che non è tutto immediatamente e facilmente risolvibile ma siamo altrettanto convinti che non può più gravare sul personale sanitario del comparto la responsabilità di una sanità gestita per anni in modo spudoratamente clientelare. I Coordinatori, ove previsti, devono esistere poichè le UU.OO.ed i servizi hanno la necessità di essere organizzati nelle attività ed essendo gli infermieri gli unici responsabili delle attività assistenziali la presenza del Coordinatore risulta indispensabile per potere dare risposte appropriate e di qualità alle richieste dei cittadini;
– Siamo d’accordo con la struttura commissariale nello scovare gli imboscati e nell’implementare un percorso virtuoso, di legalità e di trasparenza ma non si può pensare di risolvere la carenza di organico se non si assume nuovo personale o inserendo nei turni di servizio figure preposte all’organizzazione delle attività e proprio per questo ci rendiamo disponibili ad un confronto costruttivo e propositivo per entrare nel merito della questione con tutti gli attori del sistema sindacati compresi ;
– Riteniamo, infine, che solo la costruzione di un percorso autonomo delle professioni sanitarie possa risolvere la questione delle risorse umane del comparto e che è tempo che la legge 251/2000 trovi applicazione piena nella nostra regione.
IL COORDINAMENTO REGIONALE DEI COLLEGI IPASVI DELLA CALABRIA