Irto da piazza Camagna, “Basta ai populismi, la politica ritorni protagonista” . Il Pd e il centrosinistra dimostrino di essere alternativi alla destra e alla demagogia. Il tempo per cambiare è adesso
«La politica deve tornare in piazza, incontrare le persone, recuperare il rapporto con il territorio. Reggio ha dato una grande risposta in termini di partecipazione e conferma che questa è la direzione da intraprendere. Stop agli slogan vuoti del centrodestra e dei populisti che non vogliono risolvere problemi, ma solo accaparrarsi le poltrone».
Questo il messaggio che Nicola Irto, capolista del Pd per la Circoscrizione Sud alle elezioni del 3 e 4 ottobre per il rinnovo del Consiglio regionale, ha voluto dare dal palco di una piazza Camagna gremita come non si vedeva da tempo e che testimonia la bontà del lavoro svolto sul territorio negli ultimi anni di impegno politico.
«E’ necessario che la Calabria torni ad essere centrale nell’azione del governo nazionale e regionale. Anche durante questa campagna elettorale sembra che tutti si siano dimenticati della nostra Regione e questo non possiamo permetterlo. Serve una classe dirigente autorevole, in grado di decidere in autonomia e di pretendere che i diritti dei calabresi abbiano lo stesso peso di quelli dei cittadini delle altre Regioni. A partire dalla Sanità che deve diventare emergenza nazionale. Il governo deve impegnarsi a cancellare il debito creato dai commissari. Occhiuto – ha detto Irto – dice che vuole diventare commissario alla Sanità perché vuole gestire, io dico che deve finire il commissariamento e che la Calabria deve tornare a investire nella sanità pubblica».
Più in generale Irto ha detto stop ai commissariamenti. «Nella sanità, come negli altri settori e anche per la gestione dei partiti – ha detto – dobbiamo dire basta ai commissari e alle decisioni calate dall’alto. Anche il Pd ha necessità di tornare realmente democratico e in grado di decidere in autonomia e autodeterminarsi. Qualcuno va dicendo che il Pd deve essere liberato, magari fosse così. Il Pd in realtà deve essere ricostruito. Il voto per il 3 e il 4 ottobre, anche per questo, è un voto che va oltre le regionali, ma si proietta al futuro e alla fase successiva che sarà molto delicata. Diventa ancora più importante, dunque, votare per la lista del Pd e per Amalia Bruni. Serve uno sforzo collettivo per avviare la stagione del cambiamento e della programmazione che non può essere gestione dell’emergenza. Lo abbiamo visto questa estate con gli incendi che hanno distrutto le nostre montagne. Adesso non bastano i ristori, ma serve avviare la fase della prevenzione e delle cura del territorio. E così anche per quel che riguarda infrastrutture, occupazione, turismo e gestione del Pnrr che non può fare la fine dei precedenti finanziamenti europei, dispersi per incapacità di gestione e investimento. Serve anche una rivoluzione nel rapporto tra Università e Regione per dare ai nostri giovani la possibilità di vivere nella loro terra. Non dobbiamo abituarci al brutto e la degrado, ma ricercare sempre la bellezza Il tempo per cambiare questa Calabria è arrivato. Iniziamo a farlo adesso».