Isis, Palmira è in mano all’Isis. Usa convoca consiglio di guerra Anche il sito archeologico è stato preso dai jihadisti, molti reperti erano stati spostati nei giorni scorsi per sottrarli alla furia del Califfato. Decine di militari governativi uccisi
(ANSA) Gli jihadisti dell’Isis hanno preso il controllo dell’antico sito archeologico di Palmira, dopo che ieri erano entrati nella città. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani. Decine di militari governativi e miliziani lealisti sono stati uccisi mentre fuggivano. Lo riferiscono all’ANSA fonti locali di Palmira, contattate via Skype – l’informazione non può essere al momento verificata sul terreno.
Lo Stato islamico celebra la conquista della città pubblicando su Internet foto e video in cui mostra la decapitazione di soldati e miliziani lealisti siriani dentro e fuori la città posta tra Damasco e la regione dell’Eufrate.
L’Isis ha ormai preso il controllo della totalità della città siriana. Attivisti siriani e testimoni hanno sottolineato che “le forze filogovernative si sono ritirate, sconfitte dai miliziani” dello Stato Islamico. Molti abitanti sono fuggiti dalla citta’ siriana dove oggi sono entrati i jihadisti dell’Isis, mentre e’ stato evacuato anche l’ospedale locale.
I jihadisti dello Stato islamico hanno preso il controllo della prigione e dell’ospedale di Palmira, oltre alla maggior parte dei quartieri periferici e del centro moderno. Le fonti, raggiunte telefonicamente, affermano che l’Isis controlla anche l’edificio del comune e quello della sicurezza generale. Palmira era considerata una delle città più fortificate della Siria, in posizione strategica lungo l’autostrada tra Homs e Deyr az Zor.
Centinaia di statue e reperti del sito siriano di Palmira sono stati trasferiti in altre localita’ per timore di distruzioni da parte dei jihadisti dell’Isis. Lo ha detto Mamun Abdulkarim, direttore del Dipartimento delle antichità siriano, citato dalla tv panaraba Al Jazira.
LA TESTIMONIANZA
Città senza corrente, dai minareti messaggi dell’Isis – Fonti sul terreno a Palmira raccontano all’ANSA che da ieri notte i jihadisti hanno imposto un coprifuoco totale in tutta la città di Palmira, da diverse ore non più servita dalla corrente elettrica. Le fonti proseguono affermando che sono in corso rastrellamenti casa per casa da parte di miliziani dell’Isis alla ricerca di miliziani lealisti e militari governativi ancora in città. Dai megafoni posti sui minareti delle moschee di Palmira, l’Isis ha diffuso un messaggio alla popolazione invitando la gente a non collaborate con “le bande di Assad”, in riferimento ai militari del regime del presidente Bashar al Assad. Le vie della città, concludono le fonti, sono deserte e sono sotto il pieno controllo dello Stato islamico.