Istituti scolastici completamente abusivi a Locri, 15 arresti Sequestrati gli immobili che ospitano l'Istituto statale d’arte e l’Istituto professionale statale per l'industria e l’artigianato. Il commento della politica - I NOMI DEGLI ARRESTATI
LOCRI (REGGIO CALABRIA) – I carabinieri del Gruppo di Locri hanno sequestrato due immobili che ospitano l’Istituto statale d’arte e l’Istituto professionale statale per l’industria e l’artigianato, frequentati da circa 800 studenti, perché «totalmente abusivi». I carabinieri questa mattina ne bloccano l’ingresso.
I militari hanno anche eseguito 15 provvedimenti restrittivi, arresti e altre misure cautelari, su ordine della Dda di Reggio Calabria, nei confronti di persone accusate di truffa, abuso d’ufficio e frode nelle pubbliche forniture, reati tutti aggravati della modalità mafiose per i presunti rapporti degli indagati con la cosca di ‘ndrangheta dei Cordì.
Tra le persone raggiunte da ordinanza cautelare c’è anche Salvatore Calabrese, di 75 anni, ingegnere, padre del sindaco di Locri, Giovanni. A lui è stata notificata la misura congiunta dell’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria. Il padre del sindaco, negli anni scorsi, prima che Giovanni Calabrese venisse eletto primo cittadino, ha eseguito, nella qualità di libero professionista, lavori in uno dei due istituti scolastici sequestrati. A carico di Salvatore Calabrese si contestano i reati di truffa aggravata e continuata e frode nelle pubbliche forniture.
Sono cinque gli arresti eseguiti dai carabinieri. Una delle persone arrestate è stata condotta in carcere. Si tratta dell’imprenditore Pietro Circosta, di 45 anni, al quale sono stati anche sequestrati beni per 880 mila euro. Gli arresti domiciliari sono stati disposti, invece, per l’avvocato Luca Maio (45); Antonio Maiorana (47), impiegato; Rocco Maiorana commerciante, (50), e per Sofia Procopio (66), impiegata.
Gli obblighi congiunti di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria sono stati notificati, oltre che a Salvatore Calabrese, padre del sindaco di Locri, Giovanni, ad Antonio Circosta (74), pensionato, al quale sono stati anche sequestrati beni per 900 mila euro; Sergio Caracciolo (42), avvocato (sequestro beni per un milione e 300 mila euro); Giuseppe Cuzzilla (47), ingegnere; Giuseppe Lucano (51), architetto; Giovanni Macrì (65), pensionato; Antonio Pasquale Romeo (60), geometra; Antonio Milicia (56), architetto; Giovanni Boggio Merlo (76), agente di commercio, e Marianna Callipari (46), ingegnere. A tutti vengono contestate la truffa a la frode nelle pubbliche forniture, con l’aggravante delle modalità mafiose.
RICCARDO MAURO (VICESINDACO CITTA’ METROPOLITANA)
In merito al sequestro dell’Istituto statale d’arte “Panetta” e dell’Istituto professionale statale per l’industria e l’agricoltura – Ipsia di Locri, nell’ambito dell’operazione €uroscuola della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, tempestivi sono stati gli interventi disposti dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Convocata d’urgenza dal vicesindaco Riccardo Mauro, presente il consigliere delegato all’Edilizia scolastica, Demetrio Marino, si è tenuta presso palazzo Alvaro una riunione tecnica con tutti i dirigenti dei settori competenti.
“Appresa la notizia del sequestro – dichiara il vicesindaco – di concerto con il delegato Marino abbiamo convocato i dirigenti per fare il punto sulla situazione e valutare gli interventi volti a garantire il diritto allo studio e limitare i disagi ai numerosi studenti, alle loro famiglie e al corpo docente. Il nostro obiettivo – spiega Mauro – è garantire una scuola sicura, accogliente, che sappia favorire lo sviluppo dei nostri giovani concittadini nel rispetto della legalità, contrastando sempre chi, per interessi personali e criminali, non esita a compiere reati anche contro i propri figli”.
“Il sindaco Giuseppe Falcomatà riconosce alla scuola un ruolo fondamentale per il riscatto di questa nostra terra – continua Mauro – perché è nella scuola che si forma quella coscienza civile indispensabile per una società che vuole guardare al futuro con ottimismo. La Città Metropolitana non risparmierà alcuno sforzo, ma si adopererà affinché i ragazzi, in breve tempo, possano essere ospitati in nuovi e sicuri istituti”.
“Ringraziamo la Procura e tutte le Forze dell’Ordine – conclude Mauro – per questa importante operazione che ci vede al fianco degli inquirenti nella ricerca della verità, disponibili ad ogni forma di fattiva collaborazione”.