Italcementi, la Regione dice no alla conversione. Gli operai protestano su un silos alto 90 metri


Nel tavolo tecnico in prefettura era ventilata l’ipotesi di trasformare la struttura di Vibo Valentia in un impianto di smaltimento per i rifiuti. Da parte dell’assessore Pugliano è arrivato però lo stop e i lavoratori in cassintegrazione sono saliti ieri in cima alla torre annunciando la volontà di restare a oltranza. E proprio sul silos hanno passato la notte

# Protesta operai Italcementi, Nesci: “Non bisogna lasciarli soli”

Italcementi, la Regione dice no alla conversione. Gli operai protestano su un silos alto 90 metri

Nel tavolo tecnico in prefettura era ventilata l’ipotesi di trasformare la struttura di Vibo Valentia in un impianto di smaltimento per i rifiuti. Da parte dell’assessore Pugliano è arrivato però lo stop e i lavoratori in cassintegrazione sono saliti ieri in cima alla torre annunciando la volontà di restare a oltranza. E proprio sul silos hanno passato la notte

 

 

 

VIBO VALENTIA – Hanno trascorso la notte sul silos dello stabilimento i tredici operai dell’Italcementi di Vibo Valentia che da ieri protestano per il loro futuro occupazionale. I lavoratori hanno deciso che proseguiranno la protesta ad oltranza per chiedere che venga trovata una soluzione per la riconversione dello stabilimenti. Tra i tredici operai c’é anche il rappresentante dello Slai-Cobas, Giovanni Patania. Il cementificio di Vibo Valentia è chiuso da oltre un anno e gli 80 dipendenti sono in cassa integrazione. La protesta è iniziata ieri dopo un incontro svoltosi presso la Prefettura di Vibo Valentia. Il Prefetto, Michele Di Bari, ha proposto l’istituzione di un tavolo tecnico per trovare eventuali imprenditori interessati all’utilizzo dell’area di Italcementi per nuove iniziative produttive.

VIBO VALENTIA – Tredici operai dello stabilimento Italcementi di Vibo Valentia stanno protestando su uno dei silos ad una altezza di novanta metri dopo un incontro svoltosi nella Prefettura di Vibo Valentia durante il quale l’azienda ha ribadito la volontà di chiudere lo stabilimento. Durante la riunione si è appreso anche che la Regione Calabria non potrà riconvertire lo stabilimento per utilizzarlo nel ciclo dello smaltimento dei rifiuti.

I tredici lavoratori, tra cui anche il rappresentante dello Slai-Cobas, Giovanni Patania, hanno quindi deciso di attuare la protesta sulla torre dello stabilimento. La protesta, secondo quanto si è appreso, proseguirà ad oltranza. Il cementificio di Vibo Valentia è chiuso da oltre un anno e gli 80 dipendenti sono in cassa integrazione.