Italia Nostra evidenzia le contraddizioni del Piano struttuarale di Lamezia Terme
redazione | Il 27, Mag 2013
“Contraddizioni che si fanno ancor più stridenti con i principi informatori della legge urbanistica regionale e delle sue Linee guida”
Italia Nostra evidenzia le contraddizioni del Piano struttuarale di Lamezia Terme
“Contraddizioni che si fanno ancor più stridenti con i principi informatori della legge urbanistica regionale e delle sue Linee guida”
Riceviamo e pubblichiamo:
Italia Nostra da tempo evidenzia le contraddizioni tra le scelte concrete del Piano strutturale in corso di approvazione ed i principi declamati nella premessa introduttiva del Piano stesso. Contraddizioni che si fanno ancor più stridenti con i principi informatori della legge urbanistica regionale e delle sue Linee guida: sostenibilità, tutela, consumo zero di suolo, sviluppo reale del territorio.
Questi stessi principi sono anche a fondamento dell’azione culturale di Italia Nostra e sono contenuti nella Convenzione europea del paesaggio e nel Codice dei beni culturali, che si propongono di contribuire alla formazione di una moderna cultura di governo del territorio inteso come un corpo unico vivente.
Che Lamezia abbia il bisogno e la necessità di un Piano urbanistico che metta in pratica questi principi è ora diventato anche un obbligo: la Regione Calabria, infatti, con delibera del Consiglio n. 300 del 22 aprile 2013 ha adottato il Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico (Qtrp) che contiene indirizzi, direttive e prescrizioni alle quali i comuni sono obbligati ad attenersi nella elaborazione dei Piani strutturali.
E così la necessità di rivisitazione radicale del Piano strutturale comunale non è più solo un fatto culturale, ma una esigenza di rispetto delle prescrizioni contenute nell’artico 30 delle Disposizioni normative del Qtrp, perché con l’entrata in vigore del Qtrp tutte le misure in contrasto sono annullate, le prescrizioni immediatamente esecutive e i rispettivi piani devono essere adeguati. E i dirigenti sono tenuti, entro novanta giorni dalla sua approvazione, ad adottare un atto di conformazione degli strumenti urbanistici.
Il dato che emerge evidente è che con le modifiche da operare obbligatoriamente dovrà essere azzerato completamente il Piano strutturale finora elaborato. In sintesi si tratterà di:
– rimettere in discussione la metodologia di elaborazione adottata e le manifestazioni di interesse dei singoli privati che sono state prese a base della costruzione del Piano stesso;
– modificare sostanzialmente la mastodontica perimetrazione degli ambiti urbanizzabili e, come prescrive l’art. 20 del Qtrp, limitarla soltanto ai pochi ambiti di edificazione che residuino dopo che si sia esaurita l’edificabilità degli ambiti già urbanizzati;
– mantenere nelle zone urbanizzate le aree di attuale destinazione “FL”, eliminando ulteriori possibilità di loro trasformazione;
– rivisitare completamente le previsioni del Piano strutturale per le zone agricole, recependo il principio della non trasformabilità, sia delle aree che degli edifici, in usi diversi da quello agricolo (art. 22);
– dimensionare in modo articolato le unità aziendali minime per gli interventi consentiti in zona agricola al fine di mitigare il consumo di suolo, salvaguardandone il valore produttivo (art. 10).
In particolare la prescrizione del divieto assoluto di edificabilità nella fascia costiera interna ai trecento metri dal demanio marittimo rimette in discussione non solo la pianificazione urbanistica, ma anche i progetti avviati dal Comune di Lamezia quale l’estensione del lungomare a località Ginepri. Nella fascia costiera, infatti, sono soltanto consentite le opere di manutenzione e di messa in sicurezza. Il principio fissato dalle Disposizioni normative del Qrtp è chiaro: “lungo le coste devono essere preservate le caratteristiche sabbiose dei terreni con la conservazione integrale della fascia dunale e predunale. Per le barriere frangivento, tra cui anche le pinete, è inibita l’eliminazione o le attività che ne possono far mutare il carattere paesaggistico” (art. 11).
ItaliaNostra
ASSOCIAZIONE NAZIONALE PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO E NATURALE Sezione di Lamezia Terme