Italia nostra: “Il paesaggio in Calabria è malato” "L'ambiente in generale è devastato impunemente ogni giorno, il pubblico interesse calpestato per il profitto di pochi"
Il paesaggio è il grande malato della Calabria? Basta guardarsi intorno
per rendersi conto di quanto ciò sia vero. Costruzioni valide zero dal punto
di vista della bellezza in luoghi e location dove non dovrebbero. Mostri di
piccole e grandi dimensioni affollano le nostre città che franano e si
sfarinano come neve al sole. Mi sorprende in maniera seria e preoccupata che
nessuna riflessione degna di questa nome sia stata avviata nella città di
Lamezia Terme per cambiare rotta mancando qualsiasi grado di
consapevolezza sul rischio idrogeologico. E pure di segnali anche
allarmanti ne sono venuti in questi anni.Ci si affanna a dire che bisogna
approvare subito il psc….??? Il Piano Strutturale Comunale (PSC) è lo
strumento di pianificazione urbanistica generale che deve essere
predisposto dal Comune, con riguardo a tutto il proprio territorio, per
delineare le scelte strategiche di assetto e sviluppo e per tutelare
l’integrità fisica ed ambientale e l’identità culturale dello stesso. Con
l’onestà che pure un amministratore comunale dovrebbe possedere è il caso
di chiedersi se è proprio così a Lamezia? Chiedersi che senso ha avuto
snaturare il lavoro del prof Crocioni per predisporre un maxi
emendamento,che sembra voler significare la sommatoria di interessi non
proprio consoni al consumo zero del territorio e a quelli della stabilità e
rispetto del territorio e del paesaggio. Le linee sposate dal
maxi emendamento sono tra l’altro in netto contrasto anche con
le dichiarazioni pubbliche rilasciate dal nuovo governatore della Calabria,Oliverio. Ci si vuole rendere conto che quello che fu il Bel Paese fa scempio di se stesso, è sommerso dal
cemento? Cosa sta succedendo agli amministratori lametini, che cosa li
acceca? È ancora possibile indignarsi, recuperare memoria storica,senso del
rispetto, recuperare spazio all’insegna dei dettami costituzionali? Quello
che il maxi emendamento genera e produce è un ulteriore e irrecuperabile
danno al paesaggio colpendo tutti sia come individui che come collettività.
ferisce la nostra salute ambientale fisica e mentale, offende
,pregiudicandoli ,i diritti delle generazioni future. L’ambiente in
generale è devastato impunemente ogni giorno, il pubblico interesse
calpestato per il profitto di pochi. E non mi riferisco solo a Lamezia. E’
necessario trovare la strada giusta perché l’apatia dei cittadini è la
migliore alleata dei predatori senza scrupoli. È necessario un nuovo
discorso sul paesaggio, che analizzi le radici etiche e giuridiche della
tradizione italiana di tutela, ma anche le ragioni del suo logoramento. Per
non farci sentire estranei nello spazio in cui viviamo, ma capaci di
reagire al saccheggio del territorio . La qualità del paesaggio e
dell’ambiente non è un lusso, è una necessità, è il miglior investimento
sul nostro futuro. Si,carissimi amministratori confermiamo quanto andiamo
ripetendo da tempo:è questo il migliore e l’unico investimento che vale la
pena accarezzare. La qualità del vivere bene in un paesaggio ed in un
ambiente di qualità non può essere svenduta a nessun prezzo. Contro la
colpevole inerzia di troppi politici, è necessaria una forte azione
popolare che rimetta sul tappeto il tema del bene comune come fondamento
della nostra convivenza ,della democrazia, della libertà, della legalità,
dell’uguaglianza. Per dare speranza e futuro alle nuove generazioni.*Italia Nostra Calabria*
*Sezione Ambiente e Territorio*
*il responsabile regionale *
*Giuseppe Gigliotti*