Italia paralizzata dai Tir. Travolto manifestante
redazione | Il 24, Gen 2012
L’incidente ad Asti sulla statale 10: un 46enne investito e ucciso da una camionista tedesca
Italia paralizzata dai Tir. Travolto manifestante
L’incidente ad Asti sulla statale 10: un 46enne investito e ucciso da una camionista tedesca
(ANSA) TORINO – Un autotrasportatore che stava manifestando sulla strada statale 10, ad Asti è stato investito mortalmente da un tir condotto da una donna di nazionalita’ tedesca che non partecipava alla manifestazione. Secondo i primi riscontri della polizia stradale, si tratterebbe di un incidente avvenuto intorno alle 5. L’episodio è stato confermato da Trasporto Unico, l’organizzazione sindacale che ha indetto la protesta.
La vittima è un astigiano di 46 anni, Massimo Crepaldi, camionista. Abitava con la famiglia in via Bernardino Pallio ad Asti. Sul posto la Digos della questura astigiana. Il corpo della vittima è ancora sul posto per i rilievi e in attesa dell’arrivo del magistrato. Secondo le prime informazioni, è confermata l’ipotesi che si sia trattato di un incidente. La donna alla guida del camion, nel tentativo di aprirsi un varco tra i mezzi, avrebbe del tutto accidentalmente investito il manifestante.
LOMBARDIA, RIPRESA DEI PRESIDI SENZA CRITICITA’
Non ci sono particolari criticità, a Milano e in corrispondenza delle autostrade e dei caselli che si trovano in prossimità del capoluogo lombardo. Lo ha riferito la Polizia stradale. Al momento non vengono segnalate emergenze nemmeno in altre province che ieri, in occasione della prima giornata delle agitazioni degli autotrasportatori, erano state teatro delle proteste più accese, come Bergamo e Brescia. A Capriate (Bergamo) una decina di mezzi sono già stati posizionati in modo tale da effettuare dei blocchi, ma al momento la circolazione è regolare. Tutte le sezioni della Polstrada sono in costante monitoraggio dell’evolversi della situazione. Anche a Milano città, dove ieri era stato organizzato un presidio dei taxisti, la Polizia locale non segnala blocchi sulla circolazione.
IN CIOCIARIA POMPE BENZINA SENZA CARBURANTE
Decine di pompe di benzina sono rimaste senza scorte di carburante in tutta la Ciociaria e disagi per tanti automobilisti che nella tarda serata e nella notte scorsa hanno cercato di garantirsi benzina o gasolio per i prossimi giorni. L”assaltò ai distributori con lunghe code ha portato alla chiusura di numerose pompe che espongono il cartello ‘carburante esaurito’. Lo sciopero dei tir fa sentire tutti i suoi effetti negativi. Da Anagni a Fiuggi fino agli Altipiani di Arcinazzo, da Frosinone a Pontecorvo e Cassino al secondo giorno di sciopero dei tir la situazione si fa sempre più complicata. Ad Anagni ieri sera i distributori lungo l’Anticolana sono stati letteralmente presi d’assalto. A Fiuggi,invece, già in serata tutte le pompe di benzina erano chiuse per mancanza di carburante.
BLOCCHI IN EMILIA, PRESIDI IN ROMAGNA. CHIUSI CASELLI PIACENZA NORD E FIORENZUOLA, CAOS SU VIA EMILIA
E’ proseguita anche oggi in Emilia-Romagna la protesta dei Tir. Le criticità maggiori, spiega la Polizia Stradale, sono nel versante occidentale, dove i mezzi pesanti hanno bloccato i caselli di Piacenza nord e di Fiorenzuola (Parma), con pensanti ripercussioni sulla via Emilia e caos sulla viabilità ordinaria. Nessun disagio invece dai presidi in Romagna, che ieri aveva visto la chiusura del casello di Cesena Nord e forti rallentamenti a Forlì e a Bologna San Lazzaro. Gli autotrasportatori sono parcheggiati nelle stazioni di Cesena nord, Forlì, Faenza e Ravenna, e anche nel Porto ravennate, ma la circolazione non subisce rallentamenti.
E ALLA FIAT DI CASSINO, SALTA IL PRIMO TURNO
Lo stabilimento Fiat di Cassino, nel Frusinate, si è fermato questa mattina durante il primo turno di lavoro dalle 6 alle 14. Il blocco della produzione è stato determinato dalla protesta dei tir scattata domenica sera in tutta la Ciociaria.
ITALIA PARALIZZATA, CHIESTA PRECETTAZIONE
Partito dalla Sicilia, lo sciopero dei tir ‘contagia’ tutta l’Italia, causando blocchi e disagi alla circolazione e non solo. Domani stop per il primo turno di tutti gli stabilimenti Fiat a causa del mancato rifornimento dei componenti. E si fa concreto il rischio di un aumento di prezzi nei mercati. Il Garante sugli scioperi attacca chiedendo la precettazione e parla di blocchi “inaccettabili”. Il ministero dei Trasporti li definisce “ingiustificati” ed il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri assicura che “non saranno tollerati”. La protesta proseguirà fino a venerdì, ma mercoledì è in programma un incontro che potrebbe essere decisivo tra Governo e rappresentanti dei camionisti.
La mappa delle proteste contro gli aumenti del gasolio, dei pedaggi autostradali e dell’Irpef – sulle quali vigilano due gruppi di lavoro riuniti al Viminale, uno centrato sull’ordine pubblico e l’altro sulla circolazione – coinvolge quasi tutte le regioni. A Torino i tir hanno bloccato la tangenziale Sud. In Campania code alle barriere autostradali. Sulla A3 camion incolonnati e rallentamenti. A Napoli i blocchi hanno rallentato la raccolta dei rifiuti. Problemi anche per le imprese. Domani si fermeranno gli impianti Fiat di Melfi, Cassino, Pomigliano, Mirafiori e Sevel Val di Sangro.
I mugnai, da parte loro, lanciano l’allarme cibo. Pane e pasta, affermano, sono a rischio nell’arco di 48 ore se non verrà ripristinata la normalità del trasporto su strada. Dal Governo, dal mondo delle imprese, ma anche da quello sindacale, sono partiti attacchi all’iniziativa di protesta. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ricordato di aver convocato le associazioni dell’Autotrasporto lo scorso 11 gennaio proprio per fare il punto su problemi e richieste e di aver assunto in quell’occasione “concreti impegni, immediatamente attuati”. Dunque, ha aggiunto, “non si giustificano le gravi azioni di blocco che tuttora persistono”. Il ministro dell’Interno, da parte sua, ha fatto sapere che “non saranno tollerati i blocchi stradali. Fin dove si può useremo il dialogo, però bisogna anche tenere presenti i diritti dei cittadini”.
L’Authority di garanzia sugli scioperi ha scritto ai ministri di Interno e Trasporti affinché valutino se non sia il caso di emanare l’ordinanza di precettazione nei confronti delle organizzazioni degli autotrasportatori. “I blocchi causati dalla protesta – ha detto il presidente Roberto Alesse – sono inaccettabili” ed ha annunciato l’apertura di “un procedimento per valutare le sanzioni da irrogare a chiunque stia violando la legge e danneggiando i cittadini”. Confindustria ha chiesto al Governo di “ripristinare immediatamente la normalità dei trasporti stradali. Un fermo dei servizi non può trasformarsi in blocchi illegali, che impediscono alle imprese di poter svolgere liberamente le proprie attività e ai cittadini di circolare sulla rete stradale”.
Critiche anche altre associazioni degli autotrasportatori. E si è spaccato il fronte del movimento dei Forconi che ha fatto partire la protesta. Martino Morsello, uno dei leader, è solo. La sua linea dura per continuare a mantenere alto il livello della protesta in Sicilia non è passato. E’ prevalsa la linea di Mariano Ferro e Giuseppe Scarlata che hanno deciso di attendere l’incontro previsto mercoledì prossimo tra il governatore Lombardo e il premier Monti.
NAPOLI: RIPRESO TRAFFICO SU A16. BLOCCO SULLA A1 A NAPOLI NORD, PASSANO SOLO AUTO
E’ stato riaperto poco fa il traffico automobilistico ai caselli di Napoli Est, dell’ autostrada A16 e, sulla stessa A16, all’altezza dell’ uscita di Benevento. Al casello di Napoli Nord dell’autostrada A1 Napoli-Roma, resta un blocco di decine e decine di Tir, ma la polizia sta svolgendo opera di mediazione. Un canale di passaggio per i veicoli leggeri è stato riaperto.
PRESIDIO 100 MEZZI A LIVORNO, DISAGI AL PORTO
Un doppio presidio, con un centinaio di mezzi, sta creando disagi nell’area portuale e industriale di Livorno. E’ questa la situazione più critica in Toscana come effetto dello sciopero dei tir, promosso per protestare contro il caro gasolio. Una quarantina di autoarticolati si è radunata alla fine della strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno bloccando l’ingresso alla darsena toscana, il terminal più grande del porto. Altri 60 tir si trovano davanti alla raffineria Eni, alla periferia nord della città. Tutti i mezzi pesanti vengono bloccati, mentre le auto circolano su una sola corsia creando incolonnamenti al traffico. Presidi con volantinaggio e striscioni sono in atto in altre zone della Toscana. Venti tir si sono radunati nei pressi del casello Valdarno della Autostrada del Sole. Concentramento di autotrasportatori anche vicino al casello di Montecatini Terme della A11: qui i tir sono 5, ma molti gli autisti a piedi. Venti mezzi pesanti sono fermi al casello di Carrara e altri 20 a quelli di Massa della A12.
PRESIDI IN LIGURIA, PRIMI DISAGI ALLA FRONTIERA. PROBLEMI AD ALBENGA, BOLZANETO E CORNIGLIANO. PORTO RALLENTATO
Primi disagi alla frontiera di Ventimiglia, tra Italia e Francia, a causa della protesta nazionale degli autotrasportatori. Una dozzina di camion sono fermi alla barriera autostradale e stanno per organizzare un presidio. Al momento la circolazione dei mezzi è consentita, anche se rallentata. E sempre sull’autostrada A10 una trentina di autotrasportatori hanno dato vita ad un presidio al casello di Albenga, con blocco stradale e conseguenti disagi alla circolazione. Disagi anche a Genova Bolzaneto e a Cornigliano, dove già ieri si sono registrate lunghe code a causa dei presidi degli autotrasportatori. Problemi, infine, al porto di Genova: i presidi ai varchi di Voltri, San Benigno e Etiopia stanno infatti rallentando le operazioni di imbarco. “Manteniamo la calma e manifestiamo nella legalità”, è l’invito del vicecoordinatore ligure di Trasportounito, Paolo Dima, dopo che tra i camionisti si è sparsa la voce dell’incidente in cui ad Asti ha perso la vita un camionista.
PROSEGUE PROTESTA IN PUGLIA,TRAFFICO A RILENTO
Continua la protesta degli autotrasportatori in Puglia, che sta provocando una corsa al rifornimento nelle stazioni di servizio e il rallentamento della circolazione stradale in varie zone della regione. A Bari la protesta è sempre concentrata sulla tangenziale dove decine di Tir, fermi su una corsia, costringono gli automobilisti a procedere quasi a passo d’uomo. Chiuse diverse stazioni di servizio che hanno ormai esaurito le scorte di carburante. Situazione difficile anche a Taranto dove prosegue il blocco dei Tir all’ingresso della raffineria Eni. Nelle prime ore del mattino è stata fatta uscire solo una cisterna per il rifornimento dei mezzi pubblici e di soccorso. Traffico rallentato anche sulla statale 100 all’altezza di Mottola dove gli autotrasportatori, con i loro Tir, occupano le corsie esterne della carreggiata. Al momento non si segnalano comunque incidenti.
MANCA BENZINA A NAPOLI, DISTRIBUTORI CHIUSI. IN NOTTATA ESAURITE SCORTE AI DISTRIBUTORI AUTOMATICI
Scarseggia la benzina dalle prime ore oggi a Napoli, dove già nel tardo pomeriggio di ieri ed in serata i distributori sono stati presi d’ assalto per le notizie sul blocco dei Tir. In nottata che ne ha avuto la possibilità ha fatto rifornimento ai distributori automatici. Diversi distributori della zona collinare e del centro espongono il cartello “esauriti benzina e gasolio”.
SCIOPERO TIR: A21, TRAFFICO BLOCCATO SULLA TORINO-PIACENZA, INCOLONNAMENTI DI CHILOMETRI DI AUTO E TIR
Traffico paralizzato sulla A21 Torino-Piacenza per i blocchi degli autotrasportatori che si sono accentuati dopo l’investimento mortale ad Asti, avvenuto all’alba di oggi. Subito dopo la fine della tangenziale torinese, sulla carreggiata per l’Emilia, ci sono chilometri di auto e Tir incolonnati che cercano di raggiungere l’uscita obbligatoria di Santena. Sulla zona grava una fittissima nebbia, con visibilità limitata in alcuni tratti a 20-30 metri.
TENSIONE TRA MANIFESTANTI A SALERNO
Momenti di tensione tra gli autotrasportatori si sono avuti poco dopo le 8 alla barriera di Mercato San Severino (Salerno), sull’autostrada A30, quando gli agenti del reparto mobile della polizia hanno rimosso il blocco di decine di autoarticolati. Al momento sul posto restano alcune decine di Tir con le ruote squarciate, mentre la circolazione è ripresa.
I circa 150 mezzi pesanti che dalla serata di domenica avevano occupato la zona hanno, quindi, abbandonato l’area del casello autostradale. Stamani di buon ora sono giunti una quarantina di agenti della Questura di Salerno che hanno invitato i dimostranti ad abbandonare la zona. Al momento sul posto oltre alle forze dell’ordine sono rimasti i rappresentanti sindacali minoritari degli autotrasportatori e tre tir che hanno alcuni pneumatici sgonfiati.
CONTINUA PRESIDIO A CASELLO A14 PESCARA NORD
Va avanti ininterrottamente da ieri il presidio degli autotrasportatori davanti al casello Città Sant’Angelo – Pescara nord dell’ autostrada A/14. I manifestanti continuano a fermare i colleghi in entrata e in uscita in autostrada, invitandoli a partecipare all’iniziativa, ma le loro attenzioni oggi si concentrano sui furgoni più piccoli, con lo scopo di bloccare i rifornimenti e creare disagi ai cittadini. Molte aziende di trasporto, infatti, in vista dei blocchi, si sarebbero organizzate con furgoni più piccoli proprio per evitare i presidi dei camionisti, che sino a oggi hanno coinvolto solo i tir. Già ieri, d’altronde, i manifestanti avevano manifestato l’intenzione di adottare forme più dure di protesta, bloccando i rifornimenti. La manifestazione, comunque, non sta creando problemi particolari al traffico stradale. La zona è presidiata dalle forze dell’ordine.
GARANTE, SITUAZIONE INTOLLERABILE E SUI TAXI STIAMO VALUTANDO SANZIONI
“E’ una situazione intollerabile per una moderna società civile”. Così Roberto Alesse, presidente dell’Autorità di garanzia degli scioperi, ha commentato a ’24 Mattino’ su Radio 24 lo sciopero degli autotrasportatori. “La protesta degli autotrasportatori – ha detto Alesse, secondo quanto riferisce una nota – ha comportato una vera e propria lesione alla libertà di circolazione dei cittadini. Chi vuole scioperare può farlo, è un diritto sacrosanto, ma deve rispettare la legge. In tempi di profonda crisi economica e sociale è più che legittimo rivendicare i propri diritti ma in una cornice di legalità e di rispetto di diritti altrui”. Alesse ha inoltre confermato che l’Autorità ha aperto un procedimento di valutazione nei confronti dell’associazione degli autotrasportatori siciliani “che – ha detto – non hanno rispettato il codice di autoregolamentazione del trasporto merci che prevede che non ci siano assolutamente blocchi stradali”. Quanto all’eventuale precettazione Alesse ha confermato di aver scritto ai ministri di Interno e infrastrutture “per verificare se sussistano le condizioni giuridiche”, perché “noi abbiamo un forte potere di segnalazione, ma poi il potere di adottare i provvedimenti non è nostro. A questo proposito ho chiesto al governo di valutare la possibilità di incrementare i poteri di precettazione in capo all’Autorità”. Per quanto riguarda i tassisti, Alesse ha detto che l’Autorità sta valutando sanzioni: “Ci siamo trovati di fronte a forme di scioperi selvaggi, astensioni collettive non preannunciate, non comunicate all’Autorità, comportamenti assolutamente vietati dalla legge. Accerteremo eventuali responsabilità e su questo non si transige”. Appare scongiurato, infine, lo sciopero di dieci giorni dei benzinai: “Abbiamo detto loro che l’astensione non si può protrarre per più di tre giorni consecutivi. Loro si sono adeguati”.
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