Italicum, Dieni (M5S): “La riforma elettorale è un furto” La parlamentare paragona il disegno di legge elettorale alla legge truffa
“Voi ora la parola ‘furto’ l’avete sostituita con la dizione: ‘nobile azione per difendere la democrazia in Italia’. Ma la cosa rimane, è sempre quella: è un furto.” E’ citando Sandro Pertini che la deputata del Movimento 5 Stelle Federica Dieni interviene in aula sull’Italicum, paragonando il disegno di legge elettorale alla legge truffa. Continua la parlamentare con un appello: “io non esito a definire questa discussione come un invisibile Rubicone. Eppure io non griderò in questa sede all’attentato alla democrazia. Esso c’è ed è evidente ma alcuni potrebbero ritenerlo non realistico in quanto una legge elettorale da sola difficilmente porta da sola all’affievolimento della sovranità popolare e dello stato di diritto. Tuttavia ciò a cui mi appellerò è invece un sussulto di dignità, la volontà di non volersi far imporre delle decisioni di cui non siamo convinti, la riaffermazione del Parlamento quale luogo di mediazione. Soprattutto vorrei condividere con voi quella che ritengo essere la più grande verità: il più grande oppressore contro il quale siamo chiamati a lottare oggi sono anzitutto le nostre paure. La paura di confrontarsi, la paura di vivere questo Parlamento come luogo del compromesso e delle scelte. Nell’ipertrofia normativa del nostro sistema un richiamo alla necessità di decisioni veloci non è funzionale né al cittadino né allo Stato né alla nostra economia. Servono meno leggi e scritte meglio. L’efficientismo che questo governo, come gli altri che l’hanno preceduto, vuole imporre non è altro che un’illusione. Non posso che richiamare, nella prima seduta dopo il 25 aprile, l’opportunità di festeggiare oggi, ma soprattutto nel momento del voto, una nuova festa della liberazione.”