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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 27 NOVEMBRE 2024

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Iva, Nicodemo Oliverio non ci sta "L'aumento sarebbe un disastro per le famiglie e l'agroalimentare"

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“L’aumento selettivo dell’Iva, allo studio in queste ore da parte del
Governo in vista della legge di bilancio 2019, produrrebbe uno choc
terribile per le famiglie e i produttori agricoli, determinando un
effetto recessivo sulla nostra economia che stenta ancora a riprendersi.

Sarebbe proprio un bel modo di essere dalla parte degli italiani.

Preoccupa che all’interno del Governo non vi sia chiarezza su una
questione tanto importante: Salvini dice una cosa, il viceministro
Garavaglia un’altra e Conte un’altra ancora. Quanto di peggio ci possa
essere.

L’aumento dell’Iva riguarderebbe essenzialmente i prodotti di prima
necessità dell’agroalimentare, le eccellenze italiane, apprezzatissime
nel mondo, che verrebbero colpite in modo assolutamente inaccettabile.
L’incremento delle aliquote di questi beni arrecherebbe, innanzitutto,
un danno pesantissimo alle famiglie e in modo particolare a quelle più
disagiate che, oltre agli svantaggi derivanti dalla crisi economica
ancora in atto, si troverebbero ad affrontare le ulteriori spese
relative all’aumento dell’IVA sui prodotti agricoli ed agroalimentari.
Sarebbe una vera bastonata per il mercato agroalimentare. Una scelta che
farebbe entrare in crisi molte delle nostre aziende agricole,
giacpenalizzate dalla riduzione dei consumi alimentari.
A nessuno di noi sfugge che nel corso della passata legislatura, le
scelte dei governi centro sinistra in materia fiscale si sono sempre
orientate verso un alleggerimento del carico fiscale in agricoltura, mai
immaginando di rivedere al rialzo l’IVA sui prodotti agricoli.
L’eliminazione dell’IMU agricola e i tagli dell’Irpef hanno aumentato
notevolmente i vantaggi per il mondo produttivo del settore
agroalimentare. Oggi colpire l’agricoltura significa colpire uno dei
settori economicamente prevalenti e trainanti di tutta l’economia
italiana.