Jolly Rosso, cercare la verità sulla nave spiaggiata ad Amantea non costituisce diffamazione
redazione | Il 18, Mar 2011
Il Gip di Genova archivia l’accusa formulata dalla società Messina contro i vertici del “De Grazia”
Jolly Rosso, cercare la verità sulla nave spiaggiata ad Amantea non costituisce diffamazione
Il Gip di Genova archivia l’accusa formulata dalla società Messina contro i vertici del “De Grazia”
AMANTEA – – Archiviazione perché la notizia di reato è infondata. Con questa motivazione il Giudice delle indagini preliminari presso il Tribunale di Genova, dott. Fucigna, ha accolto la richiesta di archiviazione formulata dal Pubblico Ministero nei confronti del presidente del Comitato Natale De Grazia, Gianfranco Posa, e degli attivisti Alfonso Lorelli, Francesco Saverio Falsetti e Maria Elena Del Pizzo difesi dall’avvocato Antonella Bruno Bossio del foro di Roma. Secondo il Gip, infatti, la querela per diffamazione presentata dai legali della Ignazio Messina & C. Spa, società armatrice della motonave Rosso, la nave spiaggiata in località Formiciche di Amantea il 14 dicembre 1990, deve essere archiviata perché le dichiarazioni espresse dagli attivisti del Comitato “De Grazia” rientrano pienamente nell’esercizio del diritto di cronaca che il giudice delle indagini preliminari riconosce ai membri del “De Grazia”. Ma vi è di più, secondo il giudice «non pare potersi ravvisare nell’articolo in questione alcuna espressione ingiuriosa o latamente offensiva; i sottoscrittori dell’iniziativa infatti hanno utilizzato espressioni equilibrate e ragionevoli nella loro portata comunicativa». I Messina avevano ritenuto oggetto di querela la lettera con la quale nel mese di agosto 2009 gli attivisti del comitato avevano chiesto al comune di Amantea di intitolare il lungomare della cittadina tirrenica al comandante Natale De Grazia ripresa e pubblicata da alcuni siti internet. I querelanti avevano invocato, citando in giudizio gli attivisti del De Grazia, l’ordinanza di archiviazione del procedimento penale che vedeva indagata la società Messina, emessa il 12 maggio 2009 dal gip di Paola, tale ordinanza, secondo la parte offesa, avrebbe definitivamente concluso il lungo e travagliato iter giudiziario che ha visto coinvolta per quasi vent’anni la società, così riabilitando completamente la posizione della stessa e mettendola al riparo da ogni accusa mossa in precedenza dimenticando, «tuttavia, che tale provvedimento di archiviazione – secondo il Gip – ha carattere parziale e non conclude l’intera vicenda relativa alla motonave Jolly Rosso». Per tale denuncia il pubblico ministero aveva già chiesto l’archiviazione, verso la quale però la società Messina aveva presentato opposizione in relazione alla quale si è pronunciato il Gip Fucigna. Nelle motivazioni contenute nella lunga ordinanza di archiviazione il Gip si addentra nel merito della vicenda valutando giustificati i molti dubbi sollevati dal “De Grazia” circa, sia i collegamenti tra la vicenda dello spiaggiamento della motonave e gli episodi di inquinamento riscontrati nella vallata dell’Oliva, sia anche il presunto legame tra il traffico dei rifiuti e la morte sospetta del capitano Natale De Grazia che stava indagando proprio sulla motonave Rosso. Il Gip si dilunga anche sull’altro aspetto non ancora chiarito e cioè i legami sospetti tra l’attività dell’ingegner Giorgio Comerio e il traffico portato avanti anche dalle cosche della ‘ndrangheta in materia di smaltimento illecito di rifiuti pericolosi. Il tutto, per il gip, visto che sull’intera vicenda esiste ancora una indagine della magistratura paolana rientrerebbe appunto nel diritto di cronaca esercitato dai membri del Comitato e definisce «La censura mossa dall’odierno querelante (…), sebbene possa essere ritenuta del tutto comprensibile (…)lascia tuttavia trasparire una percezione dei fatti eccessivamente esacerbata». E’ da precisare che già nella richiesta di archiviazione formulata dal PM era stato affermato il principio secondo il quale deve ritenersi «lecita la condotta di coloro che, perseguendo la ricerca della verità storica su taluni fatti complessi ed insoluti, si limitino a riportare circostanze riferite in innumerevoli articoli di stampa ed oggetto di molteplici dibattiti da parte dei mezzi di comunicazione di massa, ancor più laddove si consideri che gli stessi, nel comunicare tali notizie, hanno altresì provveduto a precisare che si tratta di indagini ancora in corso» da qui la decisione del Gip di archiviare la querela. Piena soddisfazione è stata espressa dai vertici del Comitato “De Grazia” che definiscono importante questa decisione perché restituisce serenità a chi negli anni si è impegnato per far emergere la verità sulla vicenda delle cosiddette “navi a perdere”. «Questa decisione adottata dal Gip, un risultato raggiunto per merito del grande lavoro svolto dal nostro avvocato Antonella Bruno Bossio, – afferma Posa – permetterà di dare nuovo slancio alla nostra attività finalizzata alla ricerca della verità e la difesa del nostro territorio, che è, e resterà sempre il principale obiettivo dei nostri sacrifici personali».
Comitato Civico “Natale De Grazia”
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