Jonny Corsi risponde al presidente di Catanzaro Capitale Il consigliere comunale si difende dalle accuse mossegli da Giuseppe Pisano
<Mi corre l’obbligo di rispondere al presidente dell’associazione Catanzaro Capitale, Giuseppe Pisano, che forse è disinformato o, peggio, è in malafede. Mi esprimo in questi termini dal momento che ha censurato le mie critiche rivolte all’amministrazione Abramo con l’inconsistente motivazione dell’appartenenza del sottoscritto allo schieramento del sindaco negli ultimi 15 anni. Un modo per paragonarmi e soprattutto accomunarmi ad Abramo e a quanto da lui fatto nell’espletamento dei vari mandati svolti a Palazzo De Nobili. A tal proposito gli rispondo con una battuta: in base a ciò che Pisano sostiene, potrei quindi benissimo essere un antagonista del sindaco alle prossime elezioni e se così fosse, a differenza di Salvatore Scalzo, potrei anche asfaltarlo. Ma, ragionando seriamente, ricordo al presidente di Catanzaro Capitale che in realtà noi consiglieri comunali dell’ormai ex maggioranza abbiamo sempre garantito un leale supporto ad Abramo, il quale non ci ha mai ascoltati. L’amico Pisano dimentica infatti che Abramo è un padre padrone, uno abituato ad avvalersi di pseudo assessori. Collaboratori che non hanno voce in capitolo, salvo portare all’attenzione qualche progetto, anche personale, per poi farselo finanziare. Basti pensare all’assessorato allo Sport in una città che per strutture è all’anno zero, priva dei due palazzetti dello sport e con storici impianti dedicati al calcio come l’Andrea Curto di Lido ridotto in uno stato vergognoso mentre le società dilettantistiche sono costrette ad autofinanziarsi per potersi persino solo allenare. Senza dimenticare le condizioni in cui versa la piscina di Pontepiccolo, che cade a pezzi sotto gli occhi di tutti, e i vicini campi da tennis, ormai nel più totale abbandono e degrado. Eppure il sindaco annuncia bandi e riaperture a breve mentre foto e video dimostrano impietosamente il contrario. A riguardo, lo stesso Pisano si faccia ragguagliare dal suo nuovo mentore politico che è titolare dell’importante delega in Giunta. Certo, gli spot e la propaganda raccontano tutta un’altra storia. Ma è pura finzione scenica in cui si parla, come in una favoletta per bambini, dello sport che deve essere e diventa un volano per la città. E che dire della pista ciclabile di Corvo, struttura inutile per come realizzata e addirittura in grado di pregiudicare la viabilità in una zona altamente trafficata. Un’area che si estende dallo stesso Corvo fino a Santa Maria, in cui adesso c’è un problema di sicurezza anche per quanto riguarda la circolazione. Tramite comunicati stampa e video, infine, si getta fumo negli occhi della gente con la strombazzata riqualificazione del campo scuola “Pietro Mennea”. Un intervento inserito nel piano triennale che tutti gli addetti ai lavori sanno essere uno specchietto per le allodole, una sorta di libro dei sogni in questo caso buono solo per far bella figura in campagna elettorale. Ragion per cui sarebbe meglio che l’amministrazione uscente accantonasse il discorso sportivo. Altra situazione critica è quella della Protezione Civile, che si regge esclusivamente sull’attivismo di alcuni sodalizi di volontari. Gravissimo il fatto che la sede di un organismo così basilare, di cui il sindaco è il capo, sia addirittura sprovvista del gruppo elettrogeno. Se mancasse la corrente elettrica, quindi, ci sarebbero difficoltà anche a utilizzare la sala operativa. Spiace inoltre che a parlare sia Pisano, un soggetto di cui tutti conoscono alla perfezione il passato e la militanza, con relativa candidatura, di estrema sinistra fino a poco tempo fa. E mi fermo qui, perché potrei andare molto oltre. È patetico dunque il suo tentativo di difendere Abramo, poiché adesso è sì molto vicino al sindaco ombra di Catanzaro e di conseguenza al gruppo di amici che lo circonda ma fino all’altro ieri ne diceva di cotte e di crude contro di lui. Tesi condivisa anche da alcuni attuali assessori che sui social e per strada parlavano di un Abramo che commetteva ogni genere di scelleratezza. Attacchi velenosi, come quelli di Pisano appunto, ben peggiori persino degli appunti mossi dal sottoscritto. Entrambi, tuttavia, abbiamo ravvisato, chi prima chi dopo, l’inconsistenza di un sindaco che è anche stato per cinque anni consigliere regionale e per un lungo periodo presidente della Sorical. Società, quest’ultima, che ora arriva persino al punto di rimbrottare. Paradossale. La verità, dunque, è che stiamo parlando di un Abramo che ha affossato Catanzaro. Un sindaco che si permette il lusso di annoverare nel suo staff soggetti che hanno subìto condanne. Gente che dovrebbe stare anni luce lontano dal Comune. Ecco perché io ho preso le distanze dall’Amministrazione. Se ne renda conto il buon Pisano, uno della cerchia di persone, fra quanti fanno politica, che io ho avuto il piacere di avere ospite a cena perché finora considerato un amico. Un brav’uomo, in fondo, per cui le porte di casa mia saranno comunque sempre aperte. Devo, però, chiudere dicendogli ancora che sono pronto a confrontarmi in qualsiasi posto, anche una tribuna televisiva, con il suo amato sindaco. Un Abramo davanti a cui esibirò carte d’ogni genere, facendo capire a quanti mi ascolteranno che io non mi riempio la bocca di chiacchiere e proclami bensì faccio fatti>.
Jonny Corsi, consigliere comunale