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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

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Juncker: ‘Priorità lavoro e crescita, 300 mld in 3 anni’

Juncker: ‘Priorità lavoro e crescita, 300 mld in 3 anni’

| Il 15, Lug 2014

‘Più competitività e investimenti con Bei e bilancio Ue’. Oggi la plenaria dell’Europarlamento è chiamata a votare fiducia al presidente designato della Commissione, che invita a rinunciare al nazionalismi. ‘Creeremo un governo economico della Ue. Rigorosi con riforme strutturali, ma stimoli per aiutarle’

Juncker: ‘Priorità lavoro e crescita, 300 mld in 3 anni’

‘Più competitività e investimenti con Bei e bilancio Ue’. Oggi la plenaria dell’Europarlamento è chiamata a votare fiducia al presidente designato della Commissione, che invita a rinunciare al nazionalismi. ‘Creeremo un governo economico della Ue. Rigorosi con riforme strutturali, ma stimoli per aiutarle’

 

 

(ANSA) “Rinunciamo al nazionalismo” perché in Europa “si vince e si perde tutti insieme”: così Juncker nel suo discorso in plenaria invitando leader e parlamentari a “non dire ‘sì’ a Bruxelles e ‘no’ in altri luoghi”. “Le energie rinnovabili sono la premessa per l’Europa del domani”, ha detto ancora nel suo discorso davanti alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.

Nel suo discorso davanti alla plenaria del Parlamento europeo, Juncker ha spiegato che “il Patto di stabilità non lo modificheremo” perché “la stabilità è stata promessa con l’introduzione della moneta unica” e “io non violerò questa promessa” ma il vertice di giugno “ha constatato che ci sono margini di flessibilità che devono essere utilizzati: lo abbiamo fatto nel passato e lo faremo anche di più nel futuro”.

“Creeremo un governo economico” della Ue che dovrà essere “rigorosa con le riforme strutturali” e si dovrà “riflettere a stimoli finanziari” per “accompagnarle” con la creazione di “una capacità di bilancio propria dell’Eurozona”, ha aggiunto Juncker auspicando un “rappresentante unico” per l’Euro nelle istituzioni di Bretton Woods.

“Dobbiamo essere fieri di aver creato la moneta unica, che non divide l’Europa, ma la protegge, protegge l’Europa”. Ha detto con grande forza Jean Claude Juncker in un passaggio del discorso in plenaria, accolto con un lungo applauso ma anche da voci di dissenso dagli euroscettici.

Il prossimo ‘ministro degli esteri’ Ue avrà uno o più delegati e “dovrà lavorare di concerto” con i responsabili “per il Commercio, lo Sviluppo e gli aiuti umanitari e la Politica di vicinato, svolgendo un ruolo più incisivo nel Collegio dei Commissari” è scritto nel documento programmatico di Jean Claude Juncker in cui si precisa che “intendo affidare agli altri Commissari responsabili delle relazioni esterne il compito di sostituire l’Alto rappresentante sia nel Collegio che a livello internazionale”.

La “prima priorità” di Jean Claude Juncker è “rafforzare la competitività e stimolare gli investimenti” quindi “nei primi tre mesi” presenterà un “ambizioso pacchetto per lavoro, crescita e investimenti” che attraverso la Bei ed il bilancio europeo “mobilizzerà fino a 300 miliardi in tre anni”. E’ scritto nel discorso che farà in aula.

Senpre nel documento sulle priorità politiche inviato stamani da Juncker ai parlamentari europei, si legge che gli “attuali negoziati” per l’allargamento della Ue “continueranno”, in particolare per i Balcani occidentali “che hanno bisogno di una prospettiva europea”, “ma non ci sarà alcun ulteriore allargamento nei prossimi cinque anni”.

A quanto si apprende, la “larga maggioranza” del gruppo socialista al Parlamento europeo ha deciso di esprimere un voto favorevole a Jean Claude Juncker nel ballottaggio a scrutinio segreto che si terrà in plenaria a partire dalle 12,30. La decisione è stata presa nella riunione del gruppo S&D, presieduto da Gianni Pittella, che si è tenuta stamani dopo che il presidente designato dal Consiglio europeo per la Commissione ha inviato a tutti gli europarlamentari il suo documento programmatico.

Il gruppo liberal-democratico Alde voterà a favore di Jean Claude Juncker. Nella riunione che si è tenuta stamani il programma inviato dal presidente della Commissione europea designato dal Consiglio è stato considerato “un miglioramento” e, a quanto si apprende, il capogruppo Guy Verhofstadt ha affermato che “sarebbe stato irresponsabile” votare contro.