Killer macedoni per vendetta nel reggino, due condanne Ritenuti responsabili del tentato omicidio di Rocco Ieranò. Il fatto di sangue sarebbe stato programmato per vendicare la morte di Francesco Fossari, ucciso a Melicucco nel 2011 da Ieranò
La Corte di Cassazione ha confermato le condanne di Giuseppe Patania, 38 anni, di Stefanaconi e Salvatore Callea, 51 anni, originario di Oppido Mamertina, ritenuti responsabili del tentato omicidio di Rocco Ieranò, avvenuto il 25 luglio del 2012. Dieci anni di reclusione a testa la condanna per Patania e Callea, accusati di aver reclutato dei killer macedoni residenti in provincia di Viterbo per compiere l’agguato su mandato dei Fossari di Melicucco, alleati dei Patania di Stefanaconi. Ventimila euro il compenso pattuito con i killer, poi passati fra i collaboratori di giustizia. Il fatto di sangue sarebbe stato programmato per vendicare la morte di Francesco Fossari, ucciso a Melicucco nel 2011 da Ieranò, poi divenuto pure lui collaboratore di giustizia.