La bufala consacrata nella chiesa sconsacrata La “passione” di Fabio Scionti
Prefazione: “Colui che dice male, e colui che ascolta il maldicente, tutti due hanno il demonio sopra di sé; ma l’uno l’ha nella lingua, e l’altro nell’orecchio”. (San Francesco di Sales).
La frase di Francesco di Sales, rispecchia la condizione e il contesto sociale in cui viviamo. Una società basata sull’odio e sui rancori. E gli stessi alimentano un circolo vizioso che va oltre la punizione dei sempre citati cerchi infernali danteschi. Una condizione questa, priva di logica e che non aiuta discernere il vero dal falso. Quando poi per avere un po’ di limpidezza, basterebbe uno scorcio di saggezza e soprattutto una dose di buonsenso per non essere dei “piromani” sociali e politici. Mozart, grande genio musicale, in un dialogo con un critico usò queste parole, “Mi dispiace vedere che lei fa più affidamento sui pettegolezzi e le sciocchezze di altre persone che non su di me e che, anzi, non ha alcuna fiducia in me. Le garantisco però che questo non mi turba; che scrivano pure fino a diventare ciechi e lei creda pure loro, se così le piace, ma io non cambierò di un capello”. Ciò significa che in un mondo colmo di invidia, rancori e nel caso della politica si aggiungono anche i “pennacchi” mancati e le manie di grandezza, quando poi si cade e si resta con il culo per terra, il concetto di rialzarsi diventa pericoloso quando durante tale condizione, si “avvelenano i pozzi”. Allora, perché non mantenere la propria dignità, dato che noi stessi, siamo testimoni viventi di quel tempo galantuomo che prima o poi salderà i debiti?
È accaduto in questi giorni, agli sgoccioli di una (spenta) campagna elettorale, dove nella Calabria tutto sembra passare inosservato, ma una foto in cui si ritraeva il sindaco di Taurianova Fabio Scionti che partecipa in un appuntamento elettorale a Trani, all’interno di un luogo di culto sconsacrato, sembra proprio di no! Alcuni hanno pubblicato una foto (io tra questi, con la differenza che la mia è stata una caricatura sarcastica sol perché conoscevo quel luogo per dei trascorsi personali), e si sa la forza del web è micidiale, un “sicario sociale” se usato come tutte le cose con disprezzo delle regole e abuso del buonsenso. In effetti, dell’implacabile pericolosità, Umberto Eco ne parlò con disprezzo in termini condivisibili, asserendo che i social hanno dato voce a legionari di imbecilli. E così è stato. Perché quella foto in cui c’era il “malcapitato” Scionti (in fondo a me fa tenerezza, anche se questa rubrica sferza delle critiche anche feroci nei suoi riguardi), stava seduto lì, invitato a questo dibattito del PD. Ma non era solo! Perché alla sua sinistra c’era un santo che lo guardava affinché non facesse passi falsi, Sant’Antonio (Caridi). Dopo questa sua partecipazione pugliese, si mormora in giro che ci sarà una nuova processione a Taurianova con due santi, mai accaduto prima. Se a Cittanova ci sono S.S. Cosma e Damiano, a Taurianova ci saranno S.S. Antonio e Rroccu (sic!). E non è un caso che l’unica effige sacra era proprio quel santo, lui lo sapeva ed è andato per questo. Nessuno l’ha capito. Ma si sa quando una cosa viene messa in rete, diventa come le parole del Barbiere di Siviglia, “La calunnia è un venticello ma in un lampo diventa una tempesta e produce un’esplosione come un colpo di cannone un terremoto che fa tremare”, e il social tremò. Arrivarono movimenti tellurici ovunque, anche da gente di altri paesi, e di colpo questa città, Taurianova come in altre della Piana, ci fu un miracolo che non ha eguali nella storia. E la Chiesa, dovrebbe tenerne conto. Quella foto con Scionti seduto in una casa di Cristo, sconsacrata per non so quali motivi, ha aumentato la fede cattolica e molte persone sono diventati dei ferventi cattolici, quasi integralisti, folgorati! Nemmeno Sant’Ignazio di Loyola con i suoi gesuiti ci sarebbe mai riuscito. Un fenomeno inspiegabile. Papa Francesco, dovrebbe invitare spesso Fabio Scionti a sedersi nelle centinaia di chiese sconsacrate dislocate sul territorio nazionale e il Vaticano vivrà di rendita per i prossimi secoli per numero di fedeli!
Si cerca sempre di sdrammatizzare quando episodi che possono indurre all’avvelenamento delle acque, non arrivino a limiti non più gestibili. La storia, e ciò lo sappiamo bene, non è molto limpida come l’acqua di fonte che beviamo a garganella, molto spesso, è un torbido intruglio, una bevanda adulterata, venefica, propinata alla gente o a chi inconsapevole è preda di ciarlatani sotto forma di inquietanti alchimisti, servi prezzolati, dai regimi al potere e altri affetti da pregiudizi mentali. E ciò è molto, ma molto nocivo per tutti, anche per chi perpetra tali azioni colme di ombre oscure e demagogia spicciola.