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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 01 DICEMBRE 2024

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Da oggi la Calabria è in “Zona Rossa”. Cosa si può fare e cosa no? Chiusi i parrucchieri e consentito l'asporto per bar e ristoranti

Da oggi la Calabria è in “Zona Rossa”. Cosa si può fare e cosa no? Chiusi i parrucchieri e consentito l'asporto per bar e ristoranti

Purtroppo il numero dei contagi alti ha fatto sì che la Calabria da oggi è in zona rossa.
Viene così decretato il massimo grado di restrizioneo dall’arancione al rosso, che decreta il massimo grado di restrizione. La Calabria ha registrato un indice RT superiore a 1,25 ed è a 1,37, malgrado l’incidenza dei contagi lontana dal livello di guardia
Dai dati nazionali, si legge nella bozza, l’indice Rt scende a livello nazionale e passa da 1,16 a 1,08. “L’incidenza a livello nazionale è ancora molto elevata. Alla luce della predominanza di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità”.
Ed inoltre. “Il numero complessivo di persone ricoverate in terapia intensiva è ancora in aumento con un tasso di occupazione a livello nazionale sopra la soglia critica. Si osserva un analogo andamento per le aree mediche. I dati di incidenza, trasmissibilità ed il forte sovraccarico dei servizi ospedalieri richiedono di mantenere rigorose misure di mitigazione nazionali accompagnati da puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione”.
In zona rossa oltre la Calabria, passano Toscana e Valle D’Aosta che si aggiungono a provincia autonoma di Trento, Lombardia, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Puglia, Veneto e Campania.
Mentre il Lazio è l’unica tra le Regioni rosse che dal prossimo martedì passerà in area arancione.

Cosa si può fare in “Zona Rossa”

Spostamenti

Sono consentiti esclusivamente gli spostamenti per “comprovati motivi di lavoro, salute o necessità”, nonchè il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Vietate fino al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile le visite ad amici o parenti o comunque in un’altra abitazione privata per motivi che non siano di lavoro, salute o necessità. Il 3, 4 e 5 aprile e ciò vale anche per le zone arancioni. Mentre sarà invece consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata della stessa regione, tra le 5 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni.

Le seconde case

Lo spostamento nelle seconde case è consentito, anche a Pasqua, sia in fascia arancione sia rossa. Ma con qualche limitazione. Si può spostare solo il nucleo familiare convivente, senza parenti o amici aggregati. Inoltre la seconda casa non deve essere abitata da altre persone. La regola, inoltre, non vale per le case in affitto breve. È infatti necessario provare che la casa è di proprietà o in affitto a lungo termine, con contratto stipulato prima del 14 gennaio 2021.

Autocertificazione

In zona rossa si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia.
Luoghi di culto

È possibile spostarsi per raggiungere il luogo di culto più vicino a casa. Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni.

Sport, ristoranti e luoghi di culto

Nelle zone rosse (anche a Pasqua) è consentito svolgere attività motoria individuale nei pressi della propria abitazione, rispettando il distanziamento di un metro e indossando la mascherina. È permesso svolgere attività sportiva solo all’aperto e in forma individuale. Sono sospese le attività di palestra e piscina. I parchi restano aperti, a meno che non intervengano ordinanze restrittive regionali o comunali. Chiusi musei e mostre. Chiusi pure parrucchieri, centri estetici e barbieri. È possibile partecipare alla Messa nella chiesa nei pressi dell’abitazione. In virtù della libertà religiosa, l’accesso ai luoghi di culto è consentito purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro. Non sarà possibile pranzare al ristorante. Sarà consentito solo l’asporto e la consegna a casa fino alle 22. Resta vietato consumare nei pressi del locale. L’asporto dai bar è invece più restrittivo essendo permesso solo fino alle 18.
“In quest’area è sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze.
Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande, come segue:
– dalle 5.00 alle 18.00, senza restrizioni;
– dalle 18.00 alle 22.00, è vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina (e altri esercizi simili – codice ATECO 56.3).
La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti ivi alloggiati”. Salvo disposizioni regionali più restrittive, così come c’è scritto nell’ultima ordinanza della Regione Calabria dove è consentito solo il servizio a domicilio.
“Sospese anche – è scritto nell’ordinanza – le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità e la sospensione delle attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), restando consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio”. Ma il presidente Spirlì ha chiarito poi l’equivoco sull’asporto in quanto consentito purché la consumazione non avviene sul posto e nelle adiacenze.

Di seguito la precisazione (clicca per scaricare).

I ricongiungimenti

Per quanto riguarda i ricongiungimenti, poiché durante le festività pasquali valgono le regole della zona rossa, specificano le Faq pubblicate dal governo, è possibile raggiungere il coniuge o il partner se vive in una città o in una Regione diversa per esigenze di lavoro o per altri motivi; purché il luogo scelto per il ricongiungimento coincida con quello della residenza, domicilio o abitazione. Il genitore separato o divorziato si può spostare per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, anche tra Regioni e tra aree di colore differente.

Negozi
In zona rossa restano aperti solo le attività commerciali che vendono generi alimentari o beni di prima necessità. Ammessa anche la vendita al dettaglio di articoli per la prima infanzia. I negozi che vendono abbigliamento o calzature sia per adulti che per bambini possono restare aperti per la sola vendita di prodotti per bambini, chiudendo le altre aree.

Il lockdown di Pasqua

Dal 3 al 5 aprile tutta Italia tornerà comunque in rosso per evitare gli spostamenti durante le festività pasquali. Oggi il premier Mario Draghi ha messo sul tavolo anche il nuovo decreto legge, che entrerà in vigore il 7 aprile: si pensa a una sorta di giallo rafforzato, dove i numeri lo permetteranno, per far riaprire bar e ristoranti a pranzo ma solo fino alle 15 o alle 16, in modo da evitare l’orario dell’aperitivo.
Mnetre per le scuole fino al 30 aprile saranno confermate le misure oggi in vigore che prevedono solo zone arancioni e rosse. L’unica novità sarà il ritorno in classe fino alla prima media anche in zona rossa. Per il resto confermate tutte le restrizioni.

Scarica l’ordinanza della Regione Calabria in vigore da lunedì 29 marzo

(GiLar)