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La Calabria trema

La Calabria trema

| Il 29, Ago 2012

Una scossa di magnitudo 4.6 sveglia i calabresi. L’epicentro tra Roghudi, Bagnara Calabra e Reggio Calabria. Ingv: «Meccanismo diverso da quello del 1905 e del 1908»

di MICHEL DESSI’

La Calabria trema

Una scossa di magnitudo 4.6 sveglia i calabresi. Ingv: «Meccanismo diverso da quello del 1905 e del 1908»

 

 

 

Un terremoto di magnitudo 4.6 della scala Richter con profondità di 45,4 km si è

verificato alle 01:12 :15 di mercoledì 29 agosto 2012 in Calabria al confine con

la Sicilia (stretto di Messina). Secondo quanto si apprende da un bollettino pubblicato

sul sito dell’European Mediterranean Seismological Centre – l’epicentro del

sisma è stato localizzato a 9 km a nord ovest di Roghudi, 21 km a sud di Bagnara

Calabra e 23 km a est di Reggio di Calabria, città che conta più di 183.000 abitanti.

Il sito dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia riporta in un bollettino

la magnitudo del sisma pari a 4.6 e l’epicentro 45.4 km. I comuni indicati entro

i 10 km dall’epicentro sono Calanna, Campo Calabro, Fiumara, Laganadi, San Roberto,

Sant’Alessio in Aspromonte, Scilla e Villa San Giovanni. Il distretto sismico del

sisma è quello denominato dall’Ingv, “Stretto di Messina”.

 

La localizzazione preliminare è la seguente:

# Data e ora locale: 29 Aug 2012 01:12:15

# Coordinate Epicentrali

– Latitudine: 38° 15′ 0″

– Longitudine: 15° 42′ 32″

# Zona: Stretto di Messina

# Magnitudo Richter: 4.6

# Profondità: 45.4 km

Ingv: «Meccanismo diverso da quello del 1905 e del 1908»

L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia sta analizzando la scossa avvenuta nello Stretto. «Una delle piccole placche si è spostata verso Nord-Ovest scivolando al di sotto dell’Arco Calabro»

 

Il meccanismo all’origine del terremoto di magnitudo 4,6 avvenuto la notte scorsa alle 1,12 nella zona dello stretto di Messina è diverso da quello che ha scatenato i devastanti terremoti del 1905 e del 1908. È quanto emerge dalle prime analisi condotte dagli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

«Sono in corso le prime analisi ed è ancora presto per avere un quadro sufficientemente chiaro», ha detto il funzionario di Sala sismica Claudio Chiarabba. «Il terremoto – ha aggiunto – è avvenuto poco distante dalla costa, a meno di dieci chilometri. È stata una scossa importante, ma avvenuta a grande profondità, 45,4 chilometri». Quello che è chiaro, ha rilevato, è che la scossa non è avvenuta nelle strutture superficiali della crosta terrestre legate ai terremoti dei primi del ‘900. «Questo – ha aggiunto – non significa che non possa esserci una relazione». A generare il terremoto è stata una delle numerose microplacche che costellano la zona a Nord della Sicilia e che formano un vero e proprio ‘puzzle’. Una di queste piccole placche si è spostata verso Nord-Ovest scivolando al di sotto dell’Arco Calabro. Finora, ha detto ancora Chiarabba, «non ci sono state repliche di questo terremoto e al momento la nostra ipotesi è che non ve ne saranno». Tuttavia non si può escludere che altre scosse possano essere originate da altre microplacche.

redazione@approdonews.it