La Cgil accende il dibattito sulla “Reggio metropolitana” Si è svolto oggi il seminario promosso dal sindacato dei lavoratori sul tema della Città Metropolitana nel contesto Euro-mediterraneo
Reggio Calabria – La costituzione della futura città metropolitana di Reggio Calabria deve necessariamente passare da un’idea si sviluppo che guardi alla Calabria come risorsa, come patrimonio paesaggistico e culturale, che si interfaccia sia con il Mediterraneo sia con il resto dell’Europa. Questo, il concetto fondamentale attraverso cui si è sviluppato l’ampio dialogo che si è svolto, oggi, a Reggio Calabria, presso la Sala Giuditta Levato della Regione Calabria, nel corso del Seminario “La Città Metropolitana di Reggio Calabria nel contesto Euro-mediterraneo: idee a confronto”, promosso dalla Cgil Calabria, Cgil Rc-Locri e Cgil Piana Gioia Tauro.
Un dialogo a più voci, un confronto di idee, a cui hanno preso parte: Gianna Fracassi (Segretario Cgil Nazionale); Michele Gravano (Segretario Generale Cgil Calabria); Stefano Palmieri (Dip. Europeo Cgil Nazionale); Mimma Pacifici (Segretario Generale Cgil Rc-Locri); Nino Costantino (Segretario Generale Cgil Piana Gioia Tauro); Lillo Oceano (Segretario Generale Cgil Messina); Pino Soriero (Comitato Presidenza SVIMEZ); Giuseppe Bombino (Presidente Ente Parco d’Aspromonte); Antonino Tropea (Presidente Ance Rc); Mimmo Nasone (Presidente Libera); Francesca Moraci, Consuelo Nava e Corrado Rindone (Università Mediterranea Rc); Antonio Viscomi (Università Magna Grecia CZ).
Un seminario che ha messo al centro il ruolo strategico della città metropolitana di Reggio Calabria e dell’Area integrata dello Stretto, quale naturale interfaccia di questo futuro assetto politico-istituzionale. Una realtà che deve trovare la propria realizzazione basandosi su quanto già esiste e tramutando tali risorse in un capitale materiale e immateriale di tutti e per tutti.
Reggio Città Metropolitana deve così puntare a una coesione socio-economica tra le sue aree interne, le sue zone urbane e le sue coste; tra il suo mare e la sua montagna. Una realtà che dovrà essere edificata seguendo un progetto di sviluppo integrato tra sostenibilità ambientale e produttività territoriale, tra presente e passato, rispettando le singole particolarità delle “anime” che la costituiscono.