La Cgil della Piana di Gioia Tauro aderisce all’iniziativa nazionale “BellaCiaoinognicasa” promossa dall’Anpi per celebrare la Resistenza
La Cgil della Piana di Gioia Tauro aderisce all’iniziativa nazionale “BellaCiaoinognicasa” promossa dall’Anpi per celebrare la Resistenza. Questo 75° Anniversario della Resistenza e della Liberazione dal nazifascismo assume un significato particolare. In questo momento di drammatica emergenza, di resistenza al coronavirus, ma anche di resistenza all’attacco ai diritti ed alla salute dei lavoratori, dobbiamo mobilitarci ancor di più per costruire una memoria storica collettiva salda e civile contro le disuguaglianze socio-economiche e la cultura dell’indifferenza, per la costruzione di politiche di pace, diritti umani e giustizia sociale. Adesso, più che mai è necessario ricordare i partigiani, il loro impegno, il loro sacrificio, i valori della Resistenza e della Costituzione Repubblicana, valori fondamentali da difendere ancora oggi. La memoria va quindi coltivata, alimentata, sostenuta perché col tempo i ricordi sbadiscono insieme alle immagini e, con loro, anche l’orrore di quanto accaduto. E allora bisogna tenere vigili le coscienze, non dimenticare che per contrastare l’indifferenza e la dilagante deriva etico-morale razzista e xenofoba, l’unico argine possibile è l’impegno, la presenza, la consapevolezza. Fare sindacato significa scegliere da che parte stare, difendere i diritti, la parte più debole, quella che può essere licenziata anche solo perché diversa. E non è un caso che tanti dirigenti sindacali, così come tanti nostri iscritti, fossero partigiani o anche solo direttamente impegnati a combattere per la libertà, per la democrazia. Così come non è un caso che i primi moti di ribellione e contrasto al fascismo nacquero nelle fabbriche, dalle rivendicazioni del lavoratori, nel ’43 e nel ’44. Lavoro significa diritti, libertà, dignità. Un 25 aprile di resistenza diverso, a causa delle limitazioni imposte dal Covid19, una resistenza che guarda anche al futuro, alla ripartenza, ai prossimi mesi, in cui dovremo ancora resistere all’epidemia e lottare per il lavoro, per la sanità pubblica e un sistema sanitario nazionale universale, per un mondo più giusto ed equo.