Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 22 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

La Chiesa? Si apra ai poveri, abbandoni egocentrismo ed autoreferenzialità

La Chiesa? Si apra ai poveri, abbandoni egocentrismo ed autoreferenzialità

| Il 24, Giu 2013

Conclusi dall’intervento di monsignor Galantino i lavori del convegno diocesano. A Castrovillari nascerà una nuova parrocchia: porterà il nome del beato Pino Puglisi

La Chiesa? Si apra ai poveri, abbandoni egocentrismo ed autoreferenzialità

Conclusi dall’intervento di monsignor Galantino i lavori del convegno diocesano. A Castrovillari nascerà una nuova parrocchia: porterà il nome del beato Pino Puglisi

 

 

«Adesso è un buon tempo nella vita della Chiesa». Facendo proprio e rilanciando il pensiero di Papa Francesco, il vescovo della diocesi di Cassano all’Jonio, monsignor Nunzio Galantino, ha concluso il convegno sui temi dell’identità della comunità ecclesiale, del ministero del presbitero nella comunità cristiana e della missione del laicato, svoltosi nella chiesa di san Girolamo a Castrovillari.
All’appuntamento, snodatosi in tre giornate, hanno preso parte, per ciascuna sessione, circa 500 persone tra sacerdoti, operatori pastorali e laici. Giovedì i lavori erano iniziati con la relazione di don Emilio Salvatore, biblista e docente presso la Pontificia Facoltà teologica dell’Italia meridionale, chiamato ad occuparsi di ministerialità e corresponsabilità quali elementi essenziali per la costruzione della comunità cristiana. Venerdì, invece, spazio a don Antonio Mastantuono, parroco della diocesi di Termoli–Larino, egli pure docente presso la Pontificia Facoltà teologica dell’Italia meridionale, autore di una riflessione sull’azione pastorale e sulla figura del sacerdote nella società contemporanea. Con lui Michele Illiceto, docente di filosofia presso alla Pontificia Facoltà Pugliese, soffermatosi sulla soggettività del laico nella comunità cristiana, sulla sua collocazione all’interno della ecclesiologia di comunione, sulle sue responsabilità all’interno del mondo. Sabato, infine, la chiusura, con la suddivisione dei partecipanti in dodici laboratori nell’ambito dei quali laici, operatori pastorali, sacerdoti, religiosi e religiose hanno avuto modo di confrontarsi sulle problematicità e sulle ricchezze della chiesa locale.
In coda, le conclusioni, affidate a monsignor Galantino. Il Presule ha invitato la Chiesa cassanese a «non lasciarsi prendere dallo sconforto dinanzi alle sfide che la cultura contemporanea porta alla fede», dicendosi colpito dalle «attese dei laici nei confronti dei laici» e da quelle «dei laici nei confronti dei presbiteri». E con lo sguardo rivolto al futuro, ha sollecitato i preti in particolare a «tenere in gran conto le belle energie laicali presenti nella nostra Chiesa», mentre a tutti ha chiesto di «aprire occhi e cuore per riconoscere i ministeri e i carismi presenti nelle singole realtà. Non riconoscerle, valorizzarle solo in parte o addirittura ostacolarle è un peccato contro lo Spirito di Dio». Osare di più è stato il monito riferito poi all’esperienza spirituale: al riguardo, monsignor Galantino ha spronato a coltivare una «spiritualità forte, non bigotta e non devozionale», legata ad esperienze «forti della formazione come la lectio divina, i sacramenti e la direzione spirituale».
Prima di congedarsi, il Pastore della Chiesa cassanese ha parlato di un «orizzonte unico» al quale guardare tutti insieme: «Rendere bella la nostra Chiesa diocesana, fatta di voi, pietre vive. Per questo serve abbandonare una visione egocentrica e autoreferenziale e guardare di più ai poveri non come destinatari della nostra attenzione caritatevole, ma come soggetti che ci interpellano». Ha quindi esortato a «passare da una Chiesa impegnata a cercare ossessivamente i destinatari del messaggio ad una che si sente destinataria di una storia abitata da soggetti che, per scelta o per necessità, spingono verso un radicale cambiamento, fatto di semplificazione». Ha inoltre richiamato il bisogno a «lasciar fare a gente inedita, non omologata, non appiattita». A dare più spazio, più ascolto a queste persone che «con l’aiuto dello Spirito di Dio, contribuiranno sicuramente a disegnare il volto di una Chiesa nella quale si vive con ministerialità e correponsabilità». Infine, il vescovo ha annunciato la nascita della nuova parrocchia di Castrovillari, che sarà intitolata al beato don Pino Puglisi.
I momenti salienti del convegno sono stati trasmessi in diretta streaming sul sito diocesano www.diocesicassanoalloionio.it: nell’arco delle 3 giornata sono stati complessivamente circa 700 gli utenti che hanno seguito i lavori attraverso internet.