“La città di Catanzaro non ha ancora i Piani di Zona” Lo dichiara il Coordinamento Cittadino PSI Catanzaro
Mentre a Catanzaro si inaugurano opere frutto di progetti e finanziamenti precedenti, senza alcun merito dell’attuale amministrazione comunale, la città non ha ancora i c.d. PIANI DI ZONA, strumento principe della L.328/2000, legge quadro per l’integrazione socio sanitaria … Eppure sono tanto importanti!
Strano, ma colpevolmente vero! Evidentemente l’amministrazione in carica ha sempre tenuto , e tiene tutt’ora, più a nastri e nastrini, che ai suoi figli più fragili e bisognosi.
Come non pensare questo se alla riforma del welfare, ormai risalente allo scorso novembre 2016, ad opera della giunta regionale su indicazione e richiesta dell’assessore al ramo , Federica Roccisano, non ha fatto seguito l’indispensabile accettazione e firma della delega ad opera del sindaco? Detta riforma, lo si ricorda a quanti fosse sfuggito, ha di fatto sancito- anche in Calabria- la riorganizzazione dell’assetto istituzionale del sistema integrato degli interventi in materia di servizi e politiche sociali, dando così efficacia al principio della sussidiarietà , secondo il quale è l’istituzione territoriale più prossima ai cittadini (tra cui tante e tante persone bisognose) , quindi il Comune , che ne riesce ad individuare il fabbisogno ed a programmare al meglio gli interventi. Perché allora, Catanzaro non ha i suoi Piani di Zona?
Perché a Catanzaro, nonostante il suddetto trasferimento delle competenze in materia di politica sociale, non sono stati programmati ed avviati i tanto attesi interventi sociali sul territorio comunale? Perché il sindaco in carica non ha firmato i “piano di zona”? Perché, ancora, non è stato avviato il coinvolgimento del partenariato sociale , al fine di meglio e concretamente individuare reali fabbisogni ed azioni tese a farvi fronte?
perché il Comune di Catanzaro al contrario di quanto avviene nelle altre regioni d’Italia, non ha realizzato un vero sistema informativo sociale?
A quanto pare l’amministrazione in carica ha detto di non poter attuare la riforma quindi di non poter sottoscrivere realizzare i piani di zona per la mancanza di personale specializzato. Possibile mai che con milioni di disoccupati tra quali certo qualificati professionisti del settore d’interesse, in Calabria e nei dintorni di CZ non si trovino giovani qualificati e bravi , esperti con cui avviare la prevista raccolta dati prima e la programmazione degli interventi sociali a favore dei deboli e bisognosi, dopo?
Perché a Catanzaro non c’è il regolamento che disciplina le modalità di accreditamento dei privati, siano essi professionisti del settore e/o associazioni che operano nel sociale, già specializzate e capaci di attuare , insieme al comune, un walfare inclusivo vicino ai reali bisogni dei cittadini? Come può definirsi amante della città e dei catanzaresi, un’amministrazione che non è in grado neanche di andare incontro ai bisogni dei suoi più fragili concittadini? È giunta l’ora di porre fine a tutto ciò.
È ora di farla finita con tutti questi show mediatici , tagli di nastri ed inaugurazioni di inutili ed inefficaci pensiline alle fermate degli autobus (del cui passaggio ai punti ed orari previsti non si è mai certi, tale è la disorganizzazione del settore e la mancanza di opportuni display che ne segnalino la posizione) .
È ora di lasciare spazio ad una nuova dinamica e volitiva amministrazione a targa Ciconte che certo, sin dai primi giorni della propria azione alla guida della Città, saprà realmente interpretare i veri bisogni dei catanzaresi.
Coordinamento Cittadino PSI Catanzaro