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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 NOVEMBRE 2024

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La città di Grimilde e degli “operatori associati” Taurianova… come in una favola…!

La città di Grimilde e degli “operatori associati” Taurianova… come in una favola…!
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Prefazione. Da Il Marchese del grillo: «Ah…mi dispiace. Ma io so’ io.. e voi non siete un cazzo!»

“Una volta una rana vide un bue in un prato. Presa dall’invidia per quell’imponenza prese a gonfiare la sua pelle rugosa. Chiese poi ai suoi piccoli se era diventata più grande del bue. Essi risposero di no. Subito riprese a gonfiarsi con maggiore sforzo e di nuovo chiese chi fosse più grande. Quelli risposero: Il bue. Sdegnata, volendo gonfiarsi sempre più, scoppiò e mori”. La morale di questa favola di Fedro è, quando gli uomini piccoli vogliono imitare i grandi, finiscono male.

Dopo un’intera giornata in giro, facendo le mie cose di fretta per assistere al consiglio comunale, sono stato colpito da un vizio capitale qual è la “Gola”, e tra le dichiarazioni di Scionti e fare una crostata con ricotta e cioccolato, ho preferito la seconda. Addolcisce mentre cadono le braccia osservando “rane” gonfiare. Ho chiesto agli amici della Redazione di delucidarmi su quanto accaduto in consiglio e mi hanno fatto vedere degli spezzoni video, dall’intervento di Biasi, impeccabile come sempre (il riferimento è solo al suo elegante modo di vestire), a quelli del sindaco, impeccabile anch’esso (e mi riferisco al suo sempre robusto impermeabile), e di altri (ma li trascuro, nulla di rilevante). Ah, quasi lo dimenticavo, la memoria se ne sta andando, impeccabile anche la Giunta (amletiana) seduta al fianco di Scionti. E ad onor del vero, almeno dalle immagini, qualcosa si muove in quella giunta, notavo che ridevano, sghignazzavano, sornioni e paonazzi quando Biasi parlava, è un segno di vita non indifferente. Madame Tussauds dovrà ancora attendere per il suo museo delle cere, ma è questione di qualche attimo (fuggente). Infine, i soliti “sorrisi smaglianti” del segretario comunale, fotocopia del precedente, avranno la stessa scuola del pensiero dell’allegria.

Ma siamo seri (eh, una parola), come volevasi dimostrare l’attesa per quel consiglio comunale era la questione “Operatori per la corretta gestione dei rifiuti”, e le dichiarazioni (risposta) del sindaco in merito alle tante “j’accuse”, compresa quelle di questa rubrica (e che rispetto al contesto non conta nulla, ultimi siamo e ultimi rimarremo, come la “polvere”). Biasi detto “il costituzionalista” cita la Carta, e chiede da oppositore qual è, delucidazioni in merito, così come sono state chieste da più parti, asserendo inoltre anche una presunta anomalie e una non specificata “militarizzazione della città”, però ha detto che approfondirà e speriamo che lo farà al più presto. Nessuno che abbia posto in essere quello che questa rubrica aveva scritto in termini di legge, ma noi siamo “polvere” che vola nel vento, il problema è solo quando va negli occhi e crea fastidi (come fa di solito la polvere, quella vera).

Tralasciamo questa “(nostra) nullità”, per capire la risposta di Scionti. Lo stesso si alza con la solita aria da “understatement” in “Do maggiore” con un “La traballante”, simile a quei soggetti che quando gli altri parlano, con nonchalance si tolgono le caccole o “mammalucchi” dal naso, o chiamatele come volete: e non dice le parole che andavano dette. Ad esempio, ho riformulato il bando sugli operatori e sarà ripubblicato con nuove date aperto a tutti, oppure un’altra cosa importante, ho deciso di firmare la revoca dello Staff viste le condizioni precarie dell’Ente.

Così come avrebbe fatto un sindaco con gli attributi e con dovizia di morale amministrativa. No. Lui ha risposto, che è un ingegnere, che è un bravo ingegnere, che ha un bel curriculum, così dice lui e non c’è dubbio a non credergli, che è un bell’uomo, ah no questo non l’ha detto! E vivaddio, aveva di fronte il Tony Manero australiano, non poteva nemmeno azzardare a pensarlo. Ma ha aggiunto la solita solfa, che il bando (lo aggiungiamo noi, dato solo ai comuni sciolti per mafia), è una grande occasione per la città (sicuramente e condivisibile), per il consistente finanziamento (bene, ottimo). Che il progetto è arrivato primo (bravissimo, sei un fenomeno!), e che lui era progettista (caspiterina, immenso!), rifiutando finanche il compenso (sei un grande! Però, ad onor del vero, una volta eletti occorre dimettersi in ogni caso, questo per legge e vale anche per i superuomini come Scionti).

Poi mancava solo che dicesse che domani ci saranno piogge su tutto il Tirreno, nevischi in cima alle montagne, che poi si potrebbe andare a raccogliere funghi, speriamo che l’Italia si qualifichi ai mondiali di calcio, senza tralasciare che il buco dell’ozono si sta restringendo. Nei fatti, non ha risposto a nulla! E nei fatti, si prende atto di questo e si invitano i cittadini taurianovesi, a essere più presenti e più attivi alla vita amministrativa della città, partecipando di più ai consigli comunali. Visto pure che in quel consiglio comunale c’è stata un’imponente e importante variazione di bilancio, per poter andare avanti, anche per una forma di prevenzione (normalissima e giusta), in vista di un eventuale dissesto che sembra si stia sempre più consolidando. Ma questa è altra storia che vedremo a breve. Ma è giusto e doveroso che i taurianovesi partecipano di più alle attività amministrative della città.

Ps. Ah, se non scrivo questa cosa “schiatto”, con ghigno ironico e sarcastico Scionti dice un’altra cosa, più o meno così, che la mattina seguente al ballottaggio, qualcuno si è alzato male, riferito a Biasi ovviamente. E se Rocco Sposato e Rocco Cosentino (marito di Cettina Nicolosi), non avrebbero fatto dei “picchettamenti” nelle varie sezioni di voto, chi si sarebbe alzato male la mattina di quel 16 novembre del 2015? Approfitto ancora per ricordare la questione del possesso delle chiavi del Municipio, così come delle altre strutture comunali, vai a vedere che ti dimentichi, non sia mai.