La Commissione anti ‘ndrangheta avvia la campagna di ascolto
redazione | Il 23, Gen 2012
Durante la prima riunione del 2012, il presidente Magarò ha illustrato tutte le iniziative che verranno messe in atto. Giordano (Idv): “Significativa l’audizione del presidente regionale dell’Ance
La Commissione anti ‘ndrangheta avvia la campagna di ascolto
Durante la prima riunione del 2012, il presidente Magarò ha illustrato tutte le iniziative che verranno messe in atto. Giordano (Idv): “Significativa l’audizione del presidente regionale dell’Ance”
La Commissione consiliare contro la ‘ndrangheta, presieduta da Salvatore Magarò, ha aperto la prima seduta del 2012 inaugurando la campagna d’ascolto che proseguirà nelle prossime riunioni con l’audizione delle associazioni e dei gruppi d’interesse operanti sul territorio.
Ricevuto in audizione il Presidente regionale dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili), Francesco Cava ha rilanciato “la proposta per la formazione da parte delle Prefetture di una ‘White List’ delle imprese del settore costruzioni edili, a garanzia della legalità e della trasparenza e contro le infiltrazioni mafiose in un comparto fortemente a rischio. L’Ance, sia a livello nazionale che regionale, si è dato un codice etico di autoregolamentazione molto rigido che implica l’espulsione per le imprese che non denunciano le estorsioni ed ha inoltre deciso di costituirsi parte civile nei processi di mafia connessi alla sua attività. Sempre nella stessa direzione, la sottoscrizione di tre protocolli operativi con le Prefetture calabresi, i sindacati e Italcementi; con la SUA (Stazione Unica Appaltante) per l’affidamento di opere pubbliche in Calabria e con i sindacati di categoria per la regolarità contributiva e l’emersione del lavoro nero”.
Nel proseguo dei lavori, il Presidente Magarò ha illustrato la proposta di piano di lavoro per i prossimi mesi “condivisa da tutti i commissari”. “Sul fronte legislativo – ha spiegato Magarò – la normativa regionale antimafia, pur nello spazio esiguo in cui si muove, stante la riserva dello Stato, necessita, a mio avviso, di un intervento organico e compiuto. Per questo motivo, ho chiesto ai nostri uffici, in sinergia con il settore legislativo e con lo staff del Comitato per la qualità e fattibilità delle leggi, di elaborare il Testo unico regionale delle norme antimafia. L’occasione è quella di unificare e razionalizzare il corpus normativo intervenendo, laddove necessario, integrando eventuali lacune o modificando ed abrogando norme anacronistiche”.
Fra gli altri obiettivi dell’agenda di lavoro, il Presidente della Commissione ha individuato “la promozione di un organismo di consultazione regionale che metta in rete le migliori esperienze maturate in Calabria dagli enti istituzionali, dalle associazioni e dai gruppi di categoria che operano e lavorano nel campo delle politiche di contrasto alla criminalità e contro l’illegalità diffusa”.
“Avvieremo inoltre rapporti con la Commissione parlamentare antimafia per uno scambio di informazioni utile ad accrescere la conoscenza del fenomeno mafioso e delle sue interconnessioni sul territorio” – ha aggiunto Magarò.
Il Presidente ha anche annunciato che “presto la Commissione incontrerà i sindaci e gli amministratori destinatari di azioni intimidatorie per testimoniare solidarietà e vicinanza ma soprattutto per individuare strategie di resistenza comune”.
“L’ultima e non meno importante traccia di lavoro riguarda un altro fronte di intervento: quello contro le ecomafie. Le questioni ambientali, argomento di stringente attualità, saranno oggetto di un lavoro di osservazione e di approfondimento”.
Alla seduta hanno preso parte tutti i componenti Mario Maiolo (Pd), Alfonso Dattolo (Udc), Giuseppe Giordano (Idv), Ferdinando Aiello (Progetto Democratico), Bruno Censore (Pd), Salvatore Pacenza (Pdl), Gesuele Vilasi (Pdl), Giovanni Nucera (Pdl) e Giulio Serra (Insieme per la Calabria – Scopelliti Presidente).
“Ritengo significativa l’audizione del presidente regionale dell’ANCE nel corso della seduta odierna della Commissione regionale contro il fenomeno della ‘ndrangheta. E’ importante procedere a ritmo serrato, ascoltare gli attori del mondo produttivo e le organizzazioni che da anni sono impegnati nella lotta alla criminalità”.
E’ quanto dichiara il consigliere regionale Idv, Giuseppe Giordano che aggiunge: “In particolare, s’impone un’iniziativa politica della Regione atta a rimuovere gli ostacoli rappresentati dai tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione che rischiano di mettere ai margini le imprese sane e invece di lasciare spazio di manovra alle aziende controllate dalla criminalità e che vedono la Calabria detentrice del primato negativo. E’ necessario, altresì- continua l’esponente di Italia dei Valori- rivolgere un’iniziativa anche al Governo Nazionale per rendere operativa la legge che dispone di meccanismi compensativi tra i crediti vantati e le tasse. Nel contempo, è doveroso semplificare in maniera trasparente il processo amministrativo di pagamento, che secondo la direttiva PSD, dovrebbe essere effettuato nei 30 giorni”.
Per Giordano, si rende “necessario porre inoltre un rivisitamento della SUAP anche con una regimentazione degli eccessivi ribassi di gara, introducendo per gli appalti regionali il ‘limite di accettabilità presunta’. Rispetto alla proposta di porre iniziate verso sindaci ed amministrazioni che hanno subito attentati o intimidazioni, Giordano ha ribadito la necessità da parte della commissione di invitare il Sindaco di Rosarno e di dedicare una seduta con tutti gli amministratori calabresi che sono stati vittime di minacce o intimidazioni”.
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