La Commissione Consiliare anti ‘ndrangheta raccoglie all’unanimità l’appello dei sindaci di Africo, Careri, Platì e San Luca sulla povertà educativa Nel corso dei lavori della Commissione consiliare contro il fenomeno della 'ndrangheta, della corruzione e dell'illegalità diffusa è proseguita l'audizione di Associazioni, Fondazioni e Testimoni di Giustizia
Nel corso dei lavori della Commissione consiliare contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa è proseguita l’audizione di Associazioni, Fondazioni e Testimoni di Giustizia e la discussione per la definizione del Piano speciale legalità, antiracket e antiusura – 2023 ai sensi della l.r. 8/2018. Ho reso noto all’inizio – riferisce in una nota Stampa il presidente della Commissione Molinaro – di una lettera che i sindaci di Africo, Careri, Platì e San Luca hanno scritto al Ministro della Pubblica Istruzione e del Merito prof. Giuseppe Valditara, ad altre Istituzioni nazionali e regionali e alla Commissione Consiliare. Un vero e proprio allarme sociale che, hanno evidenziato i primi cittadini, riferito in particolare all’alta percentuale di evasione ed elusione scolastica e di conseguenza ad una forma insidiosa, da non sottovalutare, specifica per i minori: la povertà educativa. Per un bambino, povertà educativa significa essere escluso dall’acquisizione delle competenze necessarie per vivere in un mondo caratterizzato dalle conoscenze e innovazione. I sindaci con un bell’esempio di condivisione – rileva il presidente della Commissione- lamentano la carenza e l’assenza di strutture ricreative, sportive, e associative che in un mix negativo, determinano ferite sociali ed alimentano la cultura dell’illegalità ed indeboliscono il contrasto alla n’drangheta. I sindaci hanno chiesto un incontro al Ministro per alcune deroghe all’attuale normativa, per evitare il dimensionamento scolastico, prioritariamente indirizzate verso le aree territoriali che oggi mostrano le condizioni più gravi di povertà educativa tenendo conto di criteri oggettivi e misurabili, come ad esempio l’incidenza della povertà assoluta dei minori, l’offerta educativa a scuola e i risultati scolastici, le aree a più alto tasso di criminalità, i piccoli centri in via di spopolamento, criteri – commenta Molinaro – che sono propri dei quattro comuni. Quindi, interventi strutturali ma anche comunitari ed individuali rivolti ai ragazzi, fornendoli di una “dote educativa” con l’ausilio dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e della Uni.Ri.Me. Università della Ricerca, della Memoria e dell’Impegno di Limbadi. Indispensabili sono anche investimenti sugli edifici scolastici, trasporto, mense scolastiche, palestre e aule informatiche e non ultimo dirigenti scolastici a tempo pieno, per dare continuità alle azioni da intraprendere. La Commissione ha condiviso all’unanimità le legittime richieste dei sindaci e si è impegnata a sostenerle in tutte le sedi.