La Dda valuta la riapertura del caso dei netturbini uccisi a Lamezia Terme
redazione | Il 24, Mag 2013
Il procuratore aggiunto di Catanzaro ha incontrato il fratello di una delle vittime. Forza nuova esprime soddisfazione
# Netturbini uccisi a Lamezia, il fratello di una delle vittime chiede la riapertura del caso
La Dda valuta la riapertura del caso dei netturbini uccisi a Lamezia Terme
Il procuratore aggiunto di Catanzaro ha incontrato il fratello di una delle vittime. Forza nuova esprime soddisfazione
CATANZARO – La Dda di Catanzaro sta valutando la riapertura del caso del duplice omicidio dei netturbini Pasquale Cristiano e Francesco Tramonte, uccisi il 24 maggio del 1991 a Lamezia Terme in un agguato di tipo mafioso. E’ quanto si è appreso al termine di un incontro tra il procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, e Francesco Cristiano, fratello di una delle vittime. Cristiano ha incontrato oggi pomeriggio, negli uffici della Dda di Catanzaro, il procuratore aggiunto Borrelli ed il capo della squadra mobile del capoluogo calabrese, Rodolfo Ruperti. Ai familiari di Cristiano è stato assicurato che, nell’ambito del fermento investigativo che da mesi vede impegnata la Dda di Catanzaro contro le cosche della ‘ndrangheta di Lamezia Terme, non sara’ lasciata inesplorata nessuna pista investigativa per acquisire ulteriori elementi per riaprire le indagini sul duplice omicidio e giungere alla scoperta dei responsabili. L’impegno della Dda di Catanzaro è in piena sintonia con la promessa fatta dall’ex procuratore di Lamezia Terme, Salvatore Vitello, per scoprire i responsabili del duplice omicidio che ha particolarmente turbato l’opinione pubblica a Lamezia. Al termine dell’incontro Francesco Cristiano si è detto soddisfatto. “Questa sera – ha detto – finalmente abbiamo saputo che stanno lavorando sul duplice omicidio. Dopo questo incontro siamo davvero soddisfatti perché delle persone serie, dei veri professionisti, si stanno impegnando per darci giustizia”.
SODDISFATTA FORZA NUOVA
Forza Nuova esprime soddisfazione per aver appreso la notizia che la Dda di Catanzaro stia seriamente valutando l’ipotesi per la riapertura del caso del duplice omicidio dei due netturbini avvenuto a Lamezia nel 1991.Un caso avvolto dal mistero i cui colpevoli non sono mai stati identificati. All’epoca il Comune di Lamezia concedeva in appalto a ditte private il servizio di nettezza urbana e la ndrangheta decise di trucidare due poveri ed onesti lavoratori per colpire le istituzioni politiche locali.Ci auguriamo che i mandanti vengano finalmente scoperti e che sia resa giustizia per questi due figli della nostra città, vittime sacrificali di un sistema politico corrotto ed infiltrato dalla criminalità organizzata,evidenziato da quello scioglimento del consiglio comunale che da li a qualche mese si sarebbe poi verificato. Forza Nuova chiede giustizia per Tramonte e Cristiano e per le rispettive famiglie,le quali ormai da troppi anni attendono la verità su questa tragedia che li ha tragicamente
colpiti.
Igor Colombo, Segr. provinciale Fn Lamezia