La Dia controlla i cantieri della Lombardia, sott’esame anche la Metro 5 appena aperta
redazione | Il 11, Feb 2013
Gli uomini della Dia di Milano hanno dato luogo ad una lunga e diffusa attività di accertamento e controllo della documentazione esistente in capo alle aziende che hanno lavorato alla realizzazione di numerose opere pubbliche in Lombardia con l’obiettivo di verificare se ed eventualmente in che misura le ‘ndrine si siano infiltrate nei lavori pubblici svolti
Controlli anti ‘ndrangheta nei cantieri della Lombardia, sott’esame anche la Metro 5 appena aperta
Gli uomini della Dia di Milano hanno dato luogo ad una lunga e diffusa attività di accertamento e controllo della documentazione esistente in capo alle aziende che hanno lavorato alla realizzazione di numerose opere pubbliche in Lombardia con l’obiettivo di verificare se ed eventualmente in che misura le ‘ndrine si siano infiltrate nei lavori pubblici svolti
MILANO – Una serie di controlli anticrimine sono stati effettuati, negli ultimi giorni, nei principali cantieri della Lombardia dalla Direzione investigativa antimafia. Lo ha comunicato, oggi, la Dia di Milano, precisando che le ispezioni, volte a impedire possibili infiltrazioni mafiose tra le imprese incaricate dei lavori, hanno riguardato cantieri pubblici e alcune cave. Tra essi anche l’appena inaugurata Metrò 5 di Milano. Tra i siti controllati ci sono cantieri dell’Alta velocità ferroviaria nella tratta Treviglio-Brescia; la Tangenziale Sud a Quistello (Mantova); la tangenziale di Arcisate-Bisuschio (Varese); la pista ciclabile a Pieve Fissiraga (Lodi) e alcune cave nel Bresciano. «La Lombardia è la regione che ha il maggior numero di opere pubbliche – spiegano alla Dia – ma anche il maggior numero di controlli. L’anno scorso le misure di interdizione emesse dai prefetti nei confronti di imprese ritenute infiltrate dalla criminalità organizzata sono state 20».