La donna e i giovani al centro del nuovo welfare di Rossano Appello del Presidente Madeo: "Il Consiglio comunale diventi laboratorio di idee"
ROSSANO – È necessario investire di più, meglio e con maggiore senno nel welfare comunale. Serve una programmazione concreta che costruisca possibilità di lavoro per i nostri giovani e per le donne, valorizzandone e sostenendone idee e progetti. Con una maggiore attenzione verso queste categorie che, purtroppo, nonostante l’emancipazione dei tempi, rientrano ancora nell’alveo delle classi svantaggiate. E chiedono considerazione e supporto. Questa è una delle priorità sulle quali, da Istituzioni cittadine, siamo chiamati a lavorare, partendo dall’obiettivo di ampliare e modernizzare la rete sociale esistente per porre al centro dell’azione politico-amministrativa le nuove generazioni e la questione femminile.
È quanto dichiara il Presidente del Consiglio comunale di Rossano, Avv. Rosellina Madeo, prima donna eletta a ricoprire la seconda carica istituzionale della Città, da anni impegnata nelle tematiche del lavoro e delle politiche di genere anche come Consigliera di parità del Ministero del lavoro per la Provincia di Cosenza, rilanciando il dibattito sul welfare comunale, sulla questione femminile e sulle prospettive occupazionali dei giovani.
Credo che – afferma il Presidente Madeo – il Consiglio comunale possa avere un ruolo fondamentale, consultivo e attuativo, nell’ambito delle politiche sociali. In una città come Rossano che, purtroppo, vive la drammatica desertificazione dei servizi e con essa il consequenziale spopolamento, bisogna agire in fretta ed in modo sinergico. Abbiamo da affrontare, ora e subito, in Calabria e nella nostra realtà interurbana la questione dell’occupazione giovanile e femminile. Due categorie che, paradossalmente, continuano a rimanere relegate ai margini dello sviluppo. Ecco, allora, l’essenzialità dell’Assise civica che, in questo particolare contesto storico, può farsi promotrice e suggeritrice di iniziative attuabili per far fronte a questo problema. In Città e nell’area urbana Corigliano-Rossano sono in cantiere alcune iniziative destinate a creare sviluppo, ma è utile garantire obiettivi concreti a questi contenitori. Penso alle tante misure che potrebbero essere attuate attraverso l’intercettazione e l’utilizzo dei fondi comunitari, mirati proprio a creare lavoro e occupazione piuttosto che ad incentivare la nascita di nuove imprese. Da Istituzioni dovremo essere lungimiranti, innanzitutto, nell’aderire e poi incoraggiare e sostenere questi progetti. Da qui il mio appello – scandisce Madeo – a tutte le forze politiche che compongono il Consiglio comunale e maggiormente alle colleghe consigliere affinché siano propositivi e utilizzino il ruolo assembleare per promuovere iniziative che contribuiscano ad ampliare l’offerta del welfare comunale principalmente per i giovani e le donne. L’Assemblea civica diventi laboratorio di idee!
Lo ribadisco – aggiunge il primo Presidente del Consiglio comunale donna – anche a costo di sembrare in controtendenza rispetto all’opinione pubblica, la questione femminile e dei giovani, da noi è ancora viva. È silenziosa, è spesso sconosciuta, ma è ancora persistente anche in una Città come Rossano che ha compiuto un’evidente crescita sociale. La crisi economica ha prodotto un chiaro divario sulle prospettive di lavoro, particolarmente per le donne. Che ancora rimangono subalterne alla scelta occupazionale o, ancora peggio, non vengono considerate e sostenute nel loro estro imprenditoriale. È anche questa una povertà – precisa Rosellina Madeo – che, se non affrontata in tempo, rappresenta una minaccia per la coesione sociale e per la tutela dei diritti umani. Ridurla è possibile ma solo se avremo il coraggio di considerare i giovani e le donne non solo come numeri, bensì come risorse, partendo proprio dalla creazione di un nuovo welfare comunale. Uno stato sociale – conclude – garante, tra gli altri, dei cosiddetti servizi di conciliazione, che valorizzino la genitorialità, e permettano di coniugare la vita professionale con quella familiare.