La Federazione italiana autonomie locali e sanità scrive al direttore generale dell’Asp di Catanzaro
redazione | Il 10, Apr 2014
Per la mancata riunione sulla presentazione dei fondi aziendali e sul nuovo atto aziendale
La Federazione italiana autonomie locali e sanità scrive al direttore generale dell’Asp di Catanzaro
Per la mancata riunione sulla presentazione dei fondi aziendali e sul nuovo atto aziendale
Riceviamo e pubblichiamo:
In riscontro alla nota trasmessa via email dal Dirigente UO.RS (Prot. n. 193/UORS del 24/03/2014 di pari oggetto) con la quale si inviava a codesta OO.SS. convocazione per il giorno 07 aprile 2014 si fa presente che l’incontro è andato defezionato senza avere avuto nessuna comunicazione in merito. Non si è avuta un’ulteriore convocazione immediata ed urgente per concludere un iter di una prolissità infinita, a garanzia dei lavoratori che sono in attesa da molto tempo delle proprie spettanze retributive di produttività e che da tempo Lei ha promesso ma che non ha a tutt’oggi onorato.
La scrivente O.S. è costretta a rimarcare l’importanza di una nuova data di convocazione ufficiale istituzionale con tempestiva urgenza per la concertazione sui Fondi Aziendali.
Le comunico inoltre che dopo una lettura attenta della copia dell’Atto Aziendale da Lei inviatoci per informativa istituzionale/sociale e per quanto di propria competenza e appartenenza , Le si invia la nostra riflessione che può cestinare o sostenere : faccia un po’ Lei! La nostra Tesi è che si tratti di un Atto Aziendale che di fatto annulla con un colpo di spugna tutte le battaglie da noi intraprese nel 2007 (accorpamento ex ASL di Lamezia Terme) per salvaguardare l’Azienda Sanitaria Lametia, con una Riorganizzazione costruita con Strutture Complesse, Semplici Dipartimentali e Strutture di sub-articolazioni che di fatto declassano le specialità intensive e sub-intensive di Lamezia quali Utic, Oculistica ,Dialisi ,TIN,Malattie Infettive ecc.. senza più primariati e personale, ovvero che sia ritorno all’antico “Spoke” tanto decantato dalla politica regionale passata e presente .
È un Atto dove si evince che il Dipartimento di Medicina la farà da padrone con oltre 25 strutture afferenti(con superDirettore di Dipartimento), che ambulatori funzionali territoriali diventeranno strutture semplici ospedaliere dipartimentali; che vi sarà declassamento-depotenziamento dell’attività chirurgica specialistica, con un ritorno a nuove “attività” senza personale sanitario e dulcis in fundo con la disarticolazione dell’attività territoriale .
La scrivente O.S. Le comunica in modo ufficiale/istituzionale la propria riflessione politica sindacale affinché sia chiaro che Lei non ha avuto l’avallo della nostra O.S nel nuovo “Atto Aziendale” e che le affermazioni di alcuni politici/associazioni locali sui quotidiani e mass-media di un” Silenzio Assordante da parte dei Sindacati “quasi ci fosse un assenso da parte nostra, sono state gratuite.
La scrivente O.S. ribadisce e afferma la propria autonomia di pensiero e di opinione, non avendo imbavagliamenti da nessuno e le conferma, per quanto possa servire, in merito all’ Atto Aziendale propinato, non discusso e non concertato che così com’è non piace e risulta proprio inopportuno e poco lungimirante, per come già esplicitato sopra in generale e in particolare.
Segret.Prov. Irene Torchia