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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 03 DICEMBRE 2024

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LA FESTA PATRONALE DI GIOIA TAURO: TRA DELUSIONI, SILENZI E OPPORTUNITÀ MANCATE

LA FESTA PATRONALE DI GIOIA TAURO: TRA DELUSIONI, SILENZI E OPPORTUNITÀ MANCATE

LA FESTA PATRONALE DI GIOIA TAURO: TRA DELUSIONI, SILENZI E OPPORTUNITÀ MANCATE.

Di Clemente Corvo

A Gioia Tauro, una città di antiche tradizioni e di forte legame con le sue radici, la festa patronale di Sant’Ippolito Martire del 13 agosto è un appuntamento annuale atteso con fervore dai suoi cittadini. Purtroppo, quest’anno, il programma della festa sembra essere scarno e lontano dalle aspettative.
Risulta difficile comprendere come, nonostante anni di preavviso, la giunta del sindaco Alessio continui a citare la mancanza di fondi come motivo per l’insufficiente organizzazione. Non ci si aspetta sprechi di denaro pubblico, ma una programmazione accorta e sostenibile dovrebbe permettere di creare un evento ricco e significativo per la comunità.
Guardando alle città limitrofe, sembra che la scarsità di fondi non sia una giustificazione universale. Basta rivolgere lo sguardo alle vicine città di Taurianova, Cittanova, Polistena, Seminara, Rizziconi, oppure Palmi dove, per esempio, ha organizzato tra i tantissimi eventi un concerto con Tony Hadley degli Spandau Ballet, una delle band pop cult a livello mondiale. Questo tipo di iniziative sono un chiaro esempio di come una città possa celebrare la propria cultura e comunità con stile e originalità.
Il comune di Gioia Tauro dovrebbe riflettere sulle scelte fatte e cercare di migliorare la propria gestione. La festa patronale dovrebbe essere un momento di gioia e unità per la comunità, non un evento che accentua le divisioni e le frustrazioni. Non è solo una questione di fondi, ma anche di visione, programmazione e rispetto per la cultura e le tradizioni locali. La città merita di meglio e si spera che il futuro porti cambiamenti positivi.