La follia. 30 mila calabresi si rivolgono a maghi, chiromanti e fattucchiere contro il malocchio, anche per chiedere quando resteranno incinte e se amor che nulla amato, amar perdona… In Italia un giro di affari di 6 miliardi di euro, 12 milioni di persone vanno dagli occultisti in cerca di supporto e conforto. In Calabria il giro di affari è di 16 milioni di euro come spesa annua. Questo il rapporto dell’Osservatorio Antiplagio per il 2024
Di GiLar
C’è qualcosa che non va in questo mondo davvero a rovescio, utilizzando un termine anche se francamente non ci piace, il fatto che ancora milioni di persone si rivolgono a maghi, fattucchiere per cercare di risolvere i loro problemi, come se un mazzo di carte e qualche candela dall’odore acre dell’inganno, potesse trovare la soluzione ai problemi di salute, anche gravi, d’amore principalmente e anche altre questioni che su certi aspetti rispetto alla vita sono stupidaggini.
Addirittura si va dal mago per chiedere se si può restare incinte? O che ne so, se c’è qualche malocchio nascosto nel prezzemolo mentre si fa la pasta alle vongole?
Immagino la casalinga di Prejtoni che mette i propri risparmi a gente buffa, magari vestite con tonache di tessuto in plastica cinese con luci soffuse, unghie lunghe smaltate e collane comprate in qualche bancarella abusiva nelle strade di qualche festa patronale.
Come ci dice l’ultimo rapporto Antiplagio 2024, la crisi e i rincari non fermano l’occultismo. Anzi, i numeri del settore sono in crescita, soprattutto in rete. In Italia sono circa 12 milioni, pari al 20% della popolazione complessiva, le persone che bussano alla porta di maghi, cartomanti, occultisti e guaritori cercando supporto o conforto. Ognuna spende, in media, 500 euro l’anno, per un totale di circa 6 miliardi. Nel 2024 l’Osservatorio Antiplagio che, dopo dieci anni, e in occasione del trentennale dell’associazione, presenta il nuovo dossier con i numeri che indicano un fenomeno crescente, soprattutto ai “ai social e alla rete in cui si registra il 90% dei consulti online e solamente il 10% in presenza”.
Dati preoccupanti perché in diversi casi come si evince dagli studi dell’Osservatorio, la solitudine e la facilità con cui i social permettono di avvicinare e conoscere tutto delle persone rendono il fenomeno ancora più vasto.
Per non parlare delle truffe vere e proprie quando dopo aver ottenuto dei soldi, il mago-malfattore e fattucchiere, sparisce nel nulla!
Un giro di affari che vale 6 miliardi di euro, “considerando un esborso medio annuo di 500€ a cliente, la spesa globale per i consulti in studio, solo il 10% del totale, è di 600 milioni”.
Il guadagno medio annuo per ogni singolo occultista che riceve in studio: 30.000€ netti (in nero).
A rivolgersi agli occultisti, maghi o cartomanti sono, nel 68% dei casi, donne. Il rapporto rileva che «di fronte a eventuali truffe, minacce, circonvenzioni, rituali a sfondo sessuale, esercizi abusivi della professione medica e manipolazioni mentali, solo il 3% delle vittime sporge denuncia». Il dossier sottolinea anche un altro aspetto: la questione delle tasse.
Secondo l’Osservatorio il primato lo detiene la Lombardia con 180 mila clienti e un giro di affari di 90 milioni, seguita dalla Campania con 150 mila clienti e un giro di affari di 80 milioni e poi Lazio, Sicilia, e non è immune la Calabria con 30 mila clienti che si rivolgono ai maghi per risolvere i loro problemi e c’è un giro di affari di 16 milioni di euro.
Un mago salverà il mondo? No, svuoterà il portafoglio e seguite un consiglio, se il malocchio ti fissa, guardate da un’altra parte, è meglio!