La Giunta Comunale di Lamezia vuole procedere alle assunzioni precedentemente sospese Chiesta l'autorizzazione al Governo e al Ministero
La Giunta Comunale ha approvato ieri una delibera con la quale ha chiesto ufficialmente l’autorizzazione della Commissione per la stabilità finanziaria del Ministero dell’ Interno – Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali – la richiesta di poter procedere all’immissione in servizio dei soggetti le cui assunzioni erano state sospese qualche settimana fa.
L’amministrazione infatti a fine marzo a seguito del diniego del Governo Italiano con cui veniva imposto all’amministrazione di revocare i contratti e procedere ad assorbire prima il personale delle provincie in dismissione, aveva provveduto a sospendere la delibera di assunzione a tempo indeterminato dei 10 lavoratori dei vincitori di concorso del 2010-2011.
Con l’approvazione di questa importante delibera il Comune, chiede ufficialmente al Ministero l’autorizzare ad assumere le 10 unità di personale attraverso lo scorrimento di graduatorie concorsuali efficaci senza ricorrere al personale delle province e in particolare:
a) n° 2 unità- “Agente Polizia Municipale” che essendo diversi dagli agenti di polizia provinciale, svolgono funzioni diverse e pertanto necessarie e oggettivamente infungibili,
b) le restanti n° 8 unità, vincitrici di concorso, perchè l’amministrazione ha assunto la decisione di coprire i posti tramite lo scorrimento delle graduatorie rimaste efficaci, prima dell’entrata in vigore della citata legge di soppressione delle province.
Nella delibera l’amministrazione inoltre chiede comunque al Ministero, se non ritenesse valida la prima ipotesi del comune, sostenuta da numerose sentenze amministrative e contabili, di dare comunque l’autorizzazione all’assunzione delle 10 unità di personale con l’utilizzo della spesa, pari al 60% del budget del personale, non utilizzato nel corso dell’anno 2014.
Infine, il Comune ha chiesto al Ministero dell’Interno nel caso in cui non venisse autorizzato all’assunzione a tempo indeterminato come prospettato nelle due ipotesi precedenti comunque l’autorizzazione all’assunzione a tempo determinato dei 10 lavoratori per sei mesi prorogabili, ai fini del mantenimento efficace di un accettabile grado di assolvimento dei servizi pubblici, ad oggi solo in parte assicurati in conseguenza della carenza di personale derivante dai collocamenti in quiescenza avvenuti negli ultimi due anni.