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La lanterna di Diogene

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A Taurianova (ed altrove) lo chiamavano il “professore”……ed alcuni anche “Cavaliere” –  (parte seconda)

a cura di GIUSEPPE LAROSA

La lanterna di Diogene

A Taurianova (ed altrove) lo chiamavano il “professore”……ed alcuni anche “Cavaliere” –  (parte seconda)

 

a cura di Giuseppe Larosa

 

 

Il fuoco alle polveri è stato dato da molti organi di stampa, ma questa è poca cosa perché il “Professore Cavaliere”, forse era amante dei pensieri di Paulo Coelho che ragionava su una filosofia di vita del «Cogli ogni opportunità che la vita ti dà, perché, se te la lasci sfuggire ci vorrà molto tempo prima che si ripresenti», lui in molte realtà italiane non si faceva sfuggire nulla, ma proprio nulla, e Taurianova è stato un suo feudo di guadagno per se opere professionali da “persona altamente esperta in Scienza della Pubblica Amministrazione”.

Un giornale della provincia di Latina (Il Pontino), chiede lumi al “Cav. Prof.”, e lui risponde testuali parole “Oggetto. Rifiuto di accesso al mio curriculum (…) e con la quale mi si richiede di rendere nulla osta o rifiuto di concessione di accesso al mio curriculum da parte del giornalista (…), avvalendomi delle disposizioni sul diritto di privacy vigente, manifesto il rifiuto più netto e deciso affinché sia dato il curriculum da me depositato presso il Comune, in quanto su quel giornale già si è fatta uso ed abuso della mia immagine, senza che nessun permesso mi sia stato in precedenza mai richiesto. Firmato Vincenzo Papadia”. Sul web il sito internet del “professore” non c’è più, sparito!

A Taurianova la sua opera inizia nel 2000 e termina nel 2006, costato diversi milioni delle vecchie lire e poi qualche migliaia di euro. Con la delibera n. 206/2000 su “…proposta dell’assessore Fausto Siclari” si avvia la costituzione del Nucleo Interno di Valutazione, e dove si allega un “disciplinare per la costituzione del nucleo di valutazione per il controllo interno e di gestione del Comune” redatto appunto dalla famosa ISELS con sede a Roma e con presidente “prof. Vincenzo Papadia”. Società cui verrà stipulata due mesi dopo una convenzione con la delibera n. 229/2000 (sempre su proposta dell’assessore Siclari), con un impegno di spesa di £. 131.000.000 + IVA”, oltre a, come voce di delibera “Commissioni £. 80.000.000 (…) – oltre alla voce del – Trattamento economico di £. 200.000.000”. Quindi il totale tra convenzione ISELS e Commissioni di concorso raggiungeva i 211 milioni delle vecchie lire (euro 108.972.40) più il 20% Iva. Ma nella convenzione stipulata (ed approvata) c’erano anche alcune postille, come ad esempio se per ogni unità in più che partecipava ad un concorso “fino ad un massimo di 10” si dovevano aggiungere “£. 600.000 cadauno” e se ci fossero “successive eventuali altre 10 unità il compenso ulteriore è di £. 500.000 cadauna”, ed ancora, per ulteriori partecipanti allora il costo era di “£. 400.000 cadauno”. Però c’era anche una penale che era il 10% in caso di revoca della convenzione, cose fatte ad hoc, ed i soldi per finanziare tutto ciò provenivano dalle casse comunali tra impegni ed assestamenti di bilancio degli anni 2000 e 2001. Tale convenzione riguardava tutte le procedure concorsuali interni ed esterni per l’assunzione di personale. Solo nell’anno sono stati istruiti dalla Giunta (sempre su proposta dell’assessore al personale dell’epoca), quattro concorsi interni per varie qualifiche che vanno da “capo operaio elettricista a telefonista” per un totale di otto posti di “reinquadramento del personale” e due concorsi pubblici (i nomi dei vincitori sono noti a tutti quanti). Tutti gestiti da una commissione presieduta dal noto “professore” e “cavaliere” Vincenzo Papadia insieme ad altri componenti (del Lazio, la dott.ssa Mastromauro ed il dott. Iacobazzi). Tutti gestiti perché è stata “apprezzata l’offerta” dall’ISELS (Papadia), che si fa carico di tutto (docenti, dispense, attestati, borsette, valutazione delle tesi, ecc), con relativi 43 bandi specifici (…). A questi si aggiungono altre “£. 4.000.000 + IVA (…)”, per “l’organizzazione e la gestione del concorso pubblico a n. 2 posti di Vigile Urbano” con delibera n. 341/2000. Quel famoso concorso dei vigili che….(vedi articolo precedente) “Analogie similari di memoria”: ma oramai tutto è caduto in “prescrizione”, di fatto e di concetto. Come presidente gestì quasi tutti i concorsi sia interni che di assunzione di personale (come i sei posti di vigili urbani compreso il concorso di comandante).

È pur vero, e questo va detto a discapito da tutto (ed a scanso di equivoci), che gli amministratori dell’epoca (così come altri ove il “prof.” ha prestato la sua “professionalità”), erano (molto probabilmente, anzi sicuramente) all’oscuro di tutto quanto, e mai si poteva immaginare quanto stia accadendo oggi nelle varie Procure, altrimenti non credo fossero così sprovveduti da stipulare convenzioni né tantomeno produrre atti così onerosi per le casse comunali. Questo è quanto rende un titolo di “professore”, di “cavaliere” e di “esperto”!

Ma questo è solo l’inizio (dei costi), non finisce qua….siamo ancora nel 2000, ed a malapena entrati nel terzo millennio e la storia continua….

(Continua…)

lalanternadidiogene@approdonews.it