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La lanterna di Diogene

La lanterna di Diogene

| Il 06, Nov 2012

Una “carta di intenti” salverà il Paese. Prove tecniche di Primarie del Centro (trattino) Sinistra

a cura di GIUSEPPE LAROSA

La lanterna di Diogene

Una “carta di intenti” salverà il Paese. Prove tecniche di Primarie del Centro(trattino)Sinistra

 

a cura di Giuseppe Larosa

 

Si da fuoco alle polveri ed inizia lo spettacolo. Dopo “il fallimento della destra populista che ha schiantato il nostro paese nella povertà”, ecco arrivare la “carta di intenti” del Centro(trattino)Sinistra che salverà il mondo, ma questa è una frase “Idiota”, a scanso di equivoci, del romanzo di Dostoevskij ed in quel caso era un “sorriso”. Ma va bene lo stesso. Signori, le “primarie” per stabilire chi sarà il premier (?).

In un paese dove la politica “lapida” pubblicamente chi osa mettere il burqa mediatico apparendo in televisione, viene persino espulsa dal partito dei “vaffanculo” e delle democrazie perdute. E c’è anche chi difende Grillo per questa “sceneggiata” populista che ha tutto ma niente nei programmi futuri, ma un semplice spot comico ciclostile ad ogni comizio tranne la traversata a nuoto dello Stretto di Messina. Chissà per le politiche cosa farà e soprattutto cosa attraverserà e se a nuoto.

Casini è Casini, due, tre, quattro e perché no, anche cinque forni (e mille casini), l’importante è entrare a testa basa al Quirinale dopo che il (capo politico) Giorgio Napolitano lascerà il prossimo anno per scadenza di mandato. Lui vuole costruire la casa dei moderati mentre Bersani quella dei progressisti (trattino)riformisti, ed oltretutto con Vendola in mezzo. Quest’ultimo forte anche della presenza del suo compagno canadese Ed, anzi del suo “first gentleman” che ha dichiarato, “non ho più intenzione di nascondermi. Ogni volta che potrò, e ogni volta che vorrò, sarò accanto a Nichi”.

I partiti che concorreranno alle primarie saranno il Partito Democratico, SeL, e il (rinato) Psi, ci sarebbe anche l’Api di Rutelli perchè a concorrere c’è Bruno Tabacci, ma sembra non accorgersene nessuno. Però, vi garantiamo che c’è anche lui. Dimenticavo l’Api è il partito di Francesco Rutelli che se ne era uscito dal PD perché c’era un presunto schiacciamento a Sinistra e quindi poi è saltato di fiore in fiore, si paventava anche un accordo in Calabria con Scopelliti, ma poi è ritornato nel fiore del PD. Questo fiore attira proprio tutti, non si fa mancare nulla. A proposito di Calabria, c’è un racconto di Gian Antonio Stella che alla domanda di un giornalista di Italia Oggi risponde che un giorno chiese a Rutelli, “quando Rutelli contava qualcosa: ma perché candidate Loiero?” e Rutelli: “E va beh, ma è la Calabria!”. “Come dire: è il Gabon!”. Saranno contenti i calabresi quando vedranno Rutelli ed i suoi candidati, chissà se Tabacci sapeva di questo, già non poteva, lui stava all’epoca nell’altro forno, anzi nel “fornaio” per l’eccellenza, l’Udc.

Considerato che il Pdl è morto, imploso e rantolante. Visto che ha avuto anche il colpo di grazia, anzi la speranza di risorgere definitivamente sepolta perché Uolter Veltroni non si candida più e se ne va in Africa (finalmente), quindi nessun “Berlusconi, alzati e cammina!”. Cosa c’è nel PD? C’è un “format” chiamato Renzi, un disco rotto e ripetitivo chiamato Bersani e Vendola che gelosamente ha detto a Bersani, come una zitella in attesa di un sì indeciso, “o scegli me o Casini”. Non vorrei essere al posto di Bersani né tantomeno al posto di Vendola, si intende. Si tratta di scegliere tra il meno peggio o il meglio apparente.

L’unico ad avere un programma, almeno sulla carta, è Pierluigi Bersani, sarebbe opportuno guardarlo e capirci qualcosa, che in un certo qual modo è abbastanza comprensibile, a differenza di Nichi Vendola che a dire il vero, molti traduttori vanno in tilt quando apre bocca. Parla troppo difficile. Una volta una ragazza le chiese cosa pensava del momento politico e lui rispose “siamo in un intrallazzo positivo di oscuri pozzi dentro una macelleria” (?). No, preferisco Bersani almeno lui pensa sempre ed ancora che “Berlusconi si deve dimettere”. Qualcuno per favore gli dica che non c’è più e che sta in Kenia a godersi momenti di relax invidiabili in un bellissimo resort sul mare. Cosa dire di Renzi? A parte che presto saranno trasmesse in tutte le tv nazionali il suo format, dopo le primarie, per il resto, boh! Però Bersani…..e vabbè!

Ma mi chiedo, ora, a cosa servono le primarie? Noi votiamo queste persone, uno sarà il vincitore, ma mica andrà a fare il premier. No, per nulla, anzi, dovrebbe allearsi con il forno di Casini che mentre lui sta costruendo la casa dei moderati ed ha in mente un Monti bis (altrimenti se non lo candida potrebbe essere un papabile candidato a Capo dello Stato. Fornaio ma non fesso), ed il centro(trattino)sinistra non lo vuole (giustamente). C’è una legge elettorale in fase di allestimento, tutto potrebbe cambiare e stravolgere ogni programma. E se Bersani (ehm..) dovesse vincere le primarie, siamo sicuri che in un’ipotetica e forzata coalizione vorrebbero lui come Premier? Ed intanto Grillo saltella e sentenzia, ma non siamo in “Scientology”, siamo in Italia e lì c’è libertà e democrazia, ed il burqa è anche illegale.

lalanternadidiogene@approdonews.it