La lanterna di Diogene
Giuseppe Larosa | Il 26, Nov 2012
Meno male che Taurianova c’è…..ma qualcosa manca sempre
a cura di GIUSEPPE LAROSA
La lanterna di Diogene
Meno male che Taurianova c’è…..ma qualcosa manca sempre
a cura di Giuseppe Larosa
Seguendo de La Rochefoucauld che diceva che «Il silenzio è l’atteggiamento più sicuro per chi diffida di sé stesso», non è quasi mai cosa giusta, soprattutto per se stessi e per chi ci circonda. Ma a volte il silenzio è tattica, studio delle mosse altrui e nella maggior parte dei casi è “trama oscura”, annidata in qualche mente perversa che dalle proprie sembianze maligne camuffate di “buonismo sintetico” ne fa la ragion di vita.
E cosa resterà di questo terzo millennio, ed in tempo di “Primarie” se un domani qualcuno rischierà di trovarsi con il “culo per terra” senza patria né dimora, ma soprattutto senza gloria. Sono questi i disastri dei nostri tempi quando tanto carente è l’umiltà delle azioni e l’ingordigia del potere nel padrone di turno.
Parlare di servi, cortigiani e padroni, è cosa oramai superata, però rimane la patologia e non il costume dei tempi se di tempi siano a passo con le menti e con i loro neuroni in acquaseltz o gassosa “sgasata”.
Ambientare il tutto in un bel romanzo non è mai cosa facile, anzi molto complessa, ed è per pochi. Mi chiederei, ad esempio, cosa direbbe (e farebbe) il povero frate francescano Guglielmo da Baskerville trovandosi in un’abbazia (o pseudo simile) piena di frati, peccatori e di “Quasimodo”, con e senza gobba. Si sa, per chi ha letto “Il nome della rosa”, ma solo per chi lo ha letto, che il bravo Frate Gugliemo amava la verità, la ricerca di quella verità che non era quella che alcune volte appariva, ma un’altra, quella reale. E non come alcune verità, ad esempio quelle giudiziarie che non sempre combaciano con le verità acclarate dei fatti. Ciò lo dicono numerosi ed importanti giuristi. Poi ci sono verità, per così dire “camuffate”, “utilizzate”, “revisionate” e soprattutto “formattizzate”.
Diciamo che ogni contesto ha una sua verità, ad esempio, Taurianova, leggendo una parte dell’opposizione, quella che la fa con continuità e non a corrente alternata, a seconda della luna se è calante o crescente. L’opposizione firmata dal “due di coppia”, Rigoli – Sposato, che oltre ad ogni occasione inviano tutto alla Procura ed ora anche la moda di inviarli “e per conoscenza” alla Commissione di accesso che a breve gli dovrebbe scadere i termini di “accesso”, salvo proroga. Ma intanto il “due di coppia” dice che (che non è un “si dice che” perché ci sono le carte, e che nessuno se la prende), il Piano Strutturale Comunale è arenato, anche se il termine per la redazione di questo strumento è fissato al 19 giugno 2013, altrimenti ci sarebbe la nomina di un Commissario ad acta. Ma quello che più fa pensare, visto che sono stati fatti i vari bandi (e scaduti da circa 9 mesi), perché si è arenato, la colpa è politica o dirigenziale? Ai posteri l’ardua sentenza: ma una cosa è certa, una risposta va data immediatamente, altrimenti tale questione diventa davvero una barzelletta e sia l’amministrazione, così come il dirigente preposto non ci fanno una bella figura. Poi c’è il Piano Economico di Gestione sia stato eseguito strumentalmente “da inopportune ma scrupolose valutazioni in ordine all’appartenenza politica di alcuni dipendenti a seconda delle condizioni politiche”, nei fatti ed in poche parole un Piano Economico di Gestione “punitivo”, così come si faceva ai tempi del Minculpop con le liste di proscrizione. Ed a sentire l’opposizione “rosa” Pileggi, questa maggioranza amministrativa è affetta da una “patologica carenza programmatica e da “impetuosa incapacità amministrativa”. Ed intanto, “mamma ho fame”, mormora il bambino, e la mamma risponde “manca il certificato Iso tesoro, per ora non puoi mangiare a scuola”.
Ora, si è cercato, diciamo di sdrammatizzare, ma la questione è preoccupante. C’è una commissione di accesso insediata che a breve dovrà redigere una relazione (salvo proroghe) e quindi il futuro di questa amministrazione è appeso a questo “responso”. C’è un’incertezza amministrativa causata dalla carenza di soldi che crea non pochi problemi alla gestione della città. Ma allo stesso tempo è una maggioranza silente che non dice nulla, non rende partecipe il cittadino, non si esprime però c’è una notizia che se è vera potrebbe sfatare questa condizione, “si dice che” il Sindaco Romeo abbia intenzione di fare un comizio pubblico per dare un resoconto di quanto prodotto in poco più di un anno di vita amministrativa. In attesa che qualcuno parli o che qualcuno scriva o che qualcuno “blateri”, godiamoci questi istanti “Deco” addolcendo i nostri palati.
Ps. Solo a titolo informativo e di servizio ai cittadini. Ma, all’opposizione oltre al “due di coppia” Rigoli e Sposato ed alla “quota rosa” Pileggi, non ci stanno altri tre? “Chi l’ha visti?”…..
lalanternadidiogene@approdonews.it