La lanterna di Diogene
Giuseppe Larosa | Il 01, Feb 2013
Presentabili, impresentabili, trombati e “trombatori”. Sono iniziate le “corse” per la campagna elettorale
a cura di GIUSEPPE LAROSA
La lanterna di Diogene
Presentabili, impresentabili, trombati e “trombatori”. Sono iniziate le “corse” per la campagna elettorale
a cura di Giuseppe Larosa
La campagna elettorale appena iniziata sembra più un teatrino di comparse e di “paracadutati”, che una battaglia vera e propria sui programmi da attuare nel prossimo quinquennio parlamentare.
Le novità delle opinioni dei vari concorrenti politici sono come una volta disse Locke «sempre sospette e in genere contrastate per nessun’altra ragione all’infuori del fatto che non sono già comuni».
Il Partito Democratico rispolvera la solita manfrina rivista e corretta del “ripartiamo dal Sud”, uno slogan che dura oramai da circa venti anni, ma mai attuato nei fatti anzi, a volte non si capisce dove possiamo ripartire visto che la SA-RC è ancora un colabrodo bellico e infinita tanto che il Leopardi potrebbe scrivere versi e rime senza sosta (mancano anche quelle in certi tratti). I treni sono stati soppressi ed in molte zone non sono mai passate, pensate alle infrastrutture viarie su ferro della fascia jonica: inesistenti. Per non parlare delle ripartente di molti giovani disoccupati che vanno via senza una meta né un perché, ma solo per andare via lontano da questa terra che sembra più un cimitero americano, di quelli che si estendono su ampi raggi e vasti campi di erba (a differenza che da noi manca pure quella).
Gli altri partiti gridano allo scandalo, uno tra tutti il PdL specie quando accusa che questa Italia è stata rovinata da Monti e dalla magistratura (personaggi con “turbe psichiche”), e che gli stessi uomini togati scendono in politica. Che scandalo! E da che pulpito! Paura eh?
Ci si indigna che un magistrato entri in politica ma passa sfugge, anzi sfuggono molte cose, come ad esempio che nella composizione delle liste c’è gente “toccata” dalla magistratura, ci sono corrotti, corruttori e uomini in cerca di “immunità”. Sfugge ad esempio che siamo stati lo zimbello dell’Europa per non andare oltre con la oramai famosa “nipote di Mubarak”. Sfugge ad esempio che c’è in merito un processo in corso per induzione alla prostituzione. Sfugge ad esempio che tra i candidati ci sono persone che percepiscono una pensione di invalidità al 100% e poi li vedi giocare a basket. Sfugge ad esempio che la situazione catastrofica italiana è stata ereditata perché dal 2008 al 2012 c’era un “unto del Signore” che amava olgette ed olgettine e sfarzosità tra Arcore e Castel Volturno. E ci si indigna pure che c’è qualche magistrato che si paragona a Giovanni Falcone, e magari si dovrebbe pure vergognare per questo, ma “cribbio”, ed allora chi si paragona a Napoleone e magari anche a Dio da venti anni a questa parte cosa dovrebbe fare? Specie se racconta solo ed esclusivamente “barzellette”.
Poi ci sono gli impresentabili che sono diventati impresentati ed infine trombati. Molte personalità politiche non candidate perché ritenute troppo vecchi e fuori moda, altri perché facevano calare lo share dei consensi ed altri perché erano solo roba da rottamazione. E tra questi c’è anche, aggiungendo, l’antimafia, quella che la fa a parole, che scrive di loro attività non meglio precisate. Quelli che facendola ambivano ad un posto di rilievo per potersi sedere su quella sedia tanto ambita e magari riscaldarla con i loro teoremi del nulla. Alcuni ci sono riusciti, ma con il trucco, con la solita parola “indipendente” che in parole povere vuol dire, tu mi candida in un posto sicuro poi io vengo eletto e durante il mandato parlamentare, posso giocare al “gioco dell’oca (giuliva)” e andarmene dove cavolo mi pare, fregandomi della bandiera in cui sono stato eletto. E fregandomene, a monte, di molte altre cose tra cui la storia, la realtà ed i fatti (drammatici o meno) della propria vita.
Ma siamo proprio sicuri che gli impresentabili sono solo quelli che non sono stati candidati? O magari tra gli impresentabili ci sono anche quelli che chiedono i voti per i “presentati”? La seconda che hai detto.
Il mio pensiero di solidarietà va soprattutto alla povera Angela Napoli, a lei che l’ho vista da Santoro qualche settimana fa, non nascondo che ho avuto un velo di commozione ed una piccola lacrima è scesa bagnando il mio petto. Nel vederla, sola, triste e senza candidatura. Come farà adesso? Una donna sola, lì ferma, seduta su un’anonima sedia in un soppalco dello studio a dire che non è stata più voluta. Che Fini l’ha lasciata fuori, poi Bocchino (Italo, che nome imbarazzante!), asserisce che è stato Monti, perché lei ha già avuto cinque legislature. Prova provata che l’antimafia non premia, occorre cambiare registro politico, magari parlare anche di altri problemi del paese. E dato che al Parlamento non credo siederà più, anche se gli ex deputati possono entrare a Montecitorio ma non dentro l’aula della Camera, magari potrebbe pensare a qualche candidatura di Sindaco…e dimostrare che quello che abbiamo sempre detto siano state solo illazioni e parola da miscredenti (come me).
Ed poi ci sono i “trombatori”….bè…a voi tutti la parola, liberate la vostra fantasia….