La lanterna di Diogene
Giuseppe Larosa | Il 05, Feb 2013
Alla fiera di Taurianova per venti scrutatori un topolino la minoranza comprò
a cura di GIUSEPPE LAROSA
La lanterna di Diogene
Alla fiera di Taurianova per venti scrutatori un topolino la minoranza comprò.
a cura di Giuseppe Larosa
Sergio Leone avrebbe girato un film dal titolo “Per un pugno di scrutatori”, mentre Galilei avrebbe affermato, “E luce non fu più!”. L’opposizione taurianovese si scioglie come neve al sole e lo fa per un principio nobile, a favore dei disoccupati (nominati e sorteggiati). Invettive, prese di posizioni e con qualche illazione spartitoria premeditata (e precostituita), ha fatto rompere ogni argine di collaborazione tra i tre moschettieri dell’opposizione contro il sindaco Domenico Romeo.
Nei fatti, ci sarebbero altri tre oppositori (in letargo perenne), ma quelli si sa, stanno quasi sempre in panchina, stanno sempre a riscaldarsi, quasi per scendere in “campo”…..ma porca miseria c’è quasi sempre impraticabilità meteorologica (o metereopatica)! Non sarà che fanno parte dei “duri”, quelli che “quando il gioco si fa duro, sono i duri che iniziano a giocare”. Per ora accontentiamoci dei “tre moschettieri” ossia, i “due di coppia” e della “pasionaria (pidiellina)”. È tra questi infatti che si consuma la battaglia senza esclusione di colpi e di contraccolpi.
I primi sono (anzi, erano), per il sorteggio e vogliono (anzi, volevano) coinvolgere la “pasionaria”, incosci (o ignari), che lei è “incondizionatamente” a favore della nomina voluta fortemente dalla maggioranza. Che a sua volta anche quest’ultima lo fa per amore dei disoccupati. E glielo dice a chiare rime (anzi, a chiare lettere. Anzi, a chiari riferimenti di Legge come una sorta di accademica cattedratica). Mentre i primi, ahimè, i disoccupati li vogliono favorire tramite sorteggio. E quando vengono a scoprire la condizione “incondizionata”, apriti cielo. Come in un ambiente consono al tritacarne, svuotano il sacco delle azioni e dei fatti. Ma omettono però di dire un particolare, in mezzo a tutto questo “teatrino” chi era il croupier? Ovvero, chi aveva i tanti mazzi di carte? E soprattutto chi vincerà? Sicuramente, ed io non ho motivo per pensare il contrario, la “pasionaria” Pileggi, molto probabilmente (anzi di più), in quanto unica componente di opposizione della commissione elettorale, alla convocazione della “nomina”, non si è presentata ed avrà rifiutato di nominare i venti scrutatori di competenza. Lasciando tutto in mano alla maggioranza (e tutti gli ottanta scrutatori). Dando così uno schiaffo morale ai “due di coppia”, Rigoli e Sposato, che l’avevano finanche accusata di essere “figlia del peggiore clientelismo”, addirittura inserendo nel famoso “tritacarne” anche Fons Nova, Gioseta, e magari se avessero avuto la possibilità anche il Milan, l’Inter ed altro ancora…..
Ed in mezzo a tutto questo chi ci sta? Il Partito Democratico. Si è messo nel mezzo come il cacio sull’impepata di cozze. Considerando che una «certa solidarietà è un’infamia condivisa tra il governo che fa il male e il popolo che lo lascia fare. Soffrire è una cosa venerabile, subire è una cosa disprezzabile». Partendo da queste parole di Hugo, e visti i numerosi attacchi, dedico questi versi al (povero) Partito Democratico di Taurianova, che sta subendo “sberle” e sberleffi da ogni pulpito (moralmente e politicamente) discutibile. Anche se il mio voto è “incondizionato” a questo partito, a discapito pure di un noto esponente del PD (- L) di spicco dall’indole “negazionista” (e centrista di altri tempi), me lo ha rifiutato pubblicamente.
Ma si sa questo dipende molto dal “weltanschauung” e gli esponenti del PD non ce l’hanno ben chiaro, d’altronde sono uomini che provengono dalla cultura di Sinistra e del Centro popolare, e non vanno molto d’accordo con i metodi formativi nazisti sulla “visione del mondo”. Mentre alcuni di “visioni” ne hanno tanti e di diverse specie….
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