La lanterna di Diogene
Giuseppe Larosa | Il 26, Mar 2011
Il partito di Pierferdinando Casini al centro della riflessione del nostro filosofo, che si interroga sulle possibili alleanze dell’Udc in vista delle consultazioni provinciali e amministrative di Taurianova
La lanterna di Diogene
Il partito di Pierferdinando Casini al centro della riflessione del nostro filosofo, che si interroga sulle possibili alleanze dell’Udc in vista delle consultazioni provinciali e amministrative di Taurianova
L’Udc. Cos’è l’Udc? Solo un partito che a detta del proprio leader, il “bel Pierre” Casini, fa la “politica dei tre forni”, ed anche di quattro e cinque aggiungiamo noi. Ma allo stesso tempo è un partito che seppur molto criticato è anche particolarmente corteggiato da tutti i “forni” presenti in politica. Tutti vogliono fare alleanze con il Centro, tutti vogliono dialogare, tutti lo vogliono. In ogni caso è l’unico partito in vita della vecchia balena bianca. Poi il resto solo mere comparse e apparenze di poco conto. Quanti “casini” però! Anche se fino ad ora nessun partito ha mai sconfessato Martinetti quando diceva che «Ogni idea politica è un organismo vivo. I partiti sono quasi sempre destinati a diventare dei grandi cadaveri gloriosi», e l’Udc che idea ha? Quindi nei fatti non potrebbe nemmeno essere un “cadavere glorioso”? Ai posteri l’ardua sentenza, ma intanto andiamo ai giorni nostri. Norberto Bobbio definiva le forze di Centro come il “Terzo incluso”, a mio avviso né carne né pesce ma solo un soggetto servile alle spinte propulsive clericali (molte volte inopportune in un conteso di laicità dello Stato). In Calabria l’Udc si rappresenta nelle forme più ambigue che mai rispetto alla linea nazionale. Correrà col Terzo Polo? No, andrà con il Pdl da subito, come in Regione. Macchè, si tratta con tutti anche con branche fuoriuscite (anzi espulse) dal PD (vedi Peppe Bova). Ma in mancanza dei pani e dei pesci elettorali, cioè i voti, è ancora necessario aspettare che siano chiuse le urne, in Calabria si moltiplicano i forni: uguali alla famosa politica craxiana che da qualche tempo è adottata dai centristi di Pierferdinando Casini. Le logiche sparatorie di potere dell’Udc hanno leso e logorato anche i rapporti con uno dei consiglieri regionali più votati alle ultime elezioni, come l’ex coordinatore provinciale di Reggio Calabria e capogruppo al consiglio regionale Pasquale Maria Tripodi, che dal canto suo è ostinato più che mai a seguire la linea nazionale del Terzo polo insieme a Fli, Api, Mpa ed altri. Se lo dice lui c’è da crederci. Magari la tesi si avvalorerà ancora dopo che il commissario regionale on. Naro, in una nota stampa, a scanso di equivoci ha detto che “in occasione delle prossime scadenze elettorali, il partito è alleato al Comune ed alla Provincia con il PdL”. Il “forno” è tratto. Ma mi chiedo, come mai questa ostinazione dell’on. Tripodi a seguire il terzo polo anche a costo di una scissione nel partito (oramai quasi imminente)? E mi chiedo ancora, come mai l’ostinazione della direzione calabrese dell’Udc di allearsi con Pdl in barba alla linea nazionale adottata dal suo leader? Opportunità? Cambio di rotta della linea politica in coerenza con l’accordo regionale con Scopelliti? Oppure solo giochi di potere e di poltrone? Optiamo per l’ultima che è molto evidente. E se nella Giunta regionale al posto del figlio del coordinatore regionale dell’Udc Gino Trematerra, ci fosse Pasquale Tripodi, quest’ultimo, avrebbe seguito la linea del Terzo polo? Dubito. E se al contrario l’Udc non avesse nessuno in Giunta avrebbero seguito Scopelliti nell’alleanza? Non seguire Scopelliti significherebbe perdere la poltrona di assessore all’Agricoltura: quanto converrebbe ai Trematerra? A voi la risposta. Interessante è anche la nota stampa di Fli a seguito dell’assemblea regionale tenutasi a Lamezia, che recita, attenzione: “In Calabria Fli aderirà ad eventuale candidato a Sindaco dell’Udc, già individuato come tale in alleanza con il Pdl, solo se ci sarà una dichiarazione del Coordinatore Regionale dell’Udc di volere l’alleanza con il Fli e contemporaneamente di appoggiare i candidati del Fli delle città di Catanzaro e Reggio Calabria e negli altri centri superiori ai 15.000 abitanti. Diversamente, il Fli Calabria è autorizzato a candidarsi facendo alleanze con altri del Polo della Nazione e/o Liste Civiche”. Avete capito bene? Io quasi… Quindi a Taurianova (comune tra quelli superiore ai 15mila abitanti), Romeo (candidato a sindaco dell’Udc in quanto commissario cittadino dello stesso partito) avrà l’appoggio di Fli (e quindi dell’on. Napoli) se il coordinatore regionale Trematerra dirà che va bene l’alleanza con Fli? Ma ciò è vero solo se l’Udc si allea con il Pdl o basta solo che si allei con Fli? ….francamente credo che siamo alle “comiche finali”.
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