Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

La lanterna di Diogene

La lanterna di Diogene

| Il 12, Feb 2011

Il nostro cinico filosofo affronta le attuali questioni politiche di Taurianova

La lanterna di Diogene

Il nostro cinico filosofo affronta le attuali questioni politiche di Taurianova

 

«La ragione umana viene afflitta da domande che non può respingere, perché le sono assegnate dalla natura della ragione stessa, e a cui però non può neanche dare risposta, perché esse superano ogni capacità della ragione umana». Ed è proprio da queste parole di Immanuel Kant, che vorrei partire (indegnamente), ad una forma di analisi (non logica) sulle attuali questioni taurianovesi. Qualcuno, credo quasi tutti, si staranno chiedendo cosa bolle in pentola dopo che il Comune di Taurianova è stato vittima (e diciamo anche carnefice: autolesionismo politico), di un commissariamento prefettizio per infiltrazione mafiose (?). A seguito anche di una relazione della commissione di accesso che solo a leggerla accapponava la pelle e si attendeva da un momento all’altro qualche “tintinnio di manette”: invece il silenzio! Tutto tace ed ha taciuto se non qualche enfasi giornalistica di troppo che poi come tutte le cose di questo genere cadono inesorabilmente nel dimenticatoio. È pur vero che Aristotele ci ha insegnato che se dobbiamo schierarci contro qualcosa ossia «Contro chi solleva delle obiezioni a proposito di tutto bisogna schierarsi con ogni mezzo», pur con i nostri umili mezzi umani cercheremo, e tramite la mia lanterna, a dare una forma a quello che è stato o a quello che sarà. A parer mio si intende, discutibile e sindacabile. Partendo da una piccolissima prefazione emarginante: chi è stato causa dello scioglimento comunale non credo sia degno di ripresentarsi agli elettori! Sia per opportunità morale che per “buona creanza” e responsabilità umana. Come anche chi ha contribuito a far decadere un sindaco così come è successo con Domenico Romeo, alla sua prima (e sfortunata) esperienza amministrativa. Vuoi per incapacità, vuoi per inesperienza e vuoi (mettiamoci anche questa), per aver scelto compagni di viaggio assolutamente inaffidabili. Alcuni per incapacità altri per nefasto marciume ed altri ancora per minestre riscaldate poi fritte e rifritte molte volte. E come anche chi ha gioito per il commissariamento del comune in cui tutto c’è da festeggiare tranne che gioire in quanto un commissariamento è sempre una brutta onta per una comunità insieme al fatto che sancisce anche il fallimento politico. Ed in effetti un commissariamento non è altro che un sorta di una forma di “autorità legalizzata” e come tutte le autorità tali sono contro le democrazie. Perché non si può essere Consiglio e Giunta accorpate ad un unico soggetto. Ma c’è un particolare che preoccupa e ciò lo si trova tra le pagine di una sentenza del Tar Calabria a seguito di un (inutile ed inopportuno) ricorso fatto contro lo scioglimento comunale dagli stessi poi, che comiche, che hanno contribuito a far cadere l’amministrazione Romeo (sic!). Essa dice: “va subito osservato che importanti aspetti di valutazione contenuti nella relazione ministeriale non sono effettivamente (e neppure formalmente) contraddetti dalla difesa di parte ricorrente: la circostanza che nell’apparato amministrativo dell’Ente 19 dipendenti di ruolo su 80, 19 addetti LSU/LPU su 75 e 3 lavoratori a tempo determinato su 6 hanno subito condanne penali o hanno procedimenti penali pendenti ed almeno il 30% del personale ha rapporti di parentela o affinità o frequentazioni con soggetti legai a consorterie mafiose o criminali; le osservazioni in ordine alla redazione del Piano Strutturale Comunale (in ordine al tema dell’attività edilizia si tornerà oltre sub A), al Project Financing per l’ampliamento del cimitero di Iatrinoli ed alla partecipazione del Comune alla GIO.SE.TA Spa (….); è stato rilevato l’affidamento di servizi e forniture in via diretta e lavori pubblici in somma urgenza a ditte legate da vincoli parentali o frequentazioni con personaggi di primo piano nello scenario criminale di Gioia Tauro e Taurianova”. Una tragedia greca anzi di più! Una catastrofe immane. Ma veniamo a noi, alle “robe più locali”, e purtroppo diciamo, che non è cambiato nulla! I nomi sono gli stessi, le persone a contorno pure. Facce vecchie con il vestito nuovo. Anzi facce vecchie sì ma il vestito è usato. Ci siamo ridotti a dire che l’unica persona nuova in questo agone di tragedie è il candidato di Sinistra e Libertà Luciano Loiacono (già vicesindaco della giunta Argiroffi, guarda caso dopo il primo scioglimento per infiltrazioni mafiose negli anni ’90), che poi non sarebbe un cattivo candidato anzi, diciamo pure una discreta “pedina” da poltrona comunale. Il resto? E qui viene il bello. Togliamoci prima il pensiero degli “invisibili” ossia tra questi il Partito Democratico ed altre forze cosiddette di Sinistra. Non pervenuti. Altro da dire non c’è! Poi ci sarebbe anche la nuova formazione politica Futuro e Libertà, con a capo l’on. Angela Napoli che fa parte degli “invisibili” ma di quelli che sembra che non ci siano, ma si materializzano sempre dietro le quinte ed a volte negano pure di esserci stati. Vedi più di 7 anni di amministrazione Biasi  e poi scopiazzando una berlingueriana memoria, hanno avviato la loro diaspora dalla stessa amministrazione basata su una presunta “questione morale” mai spiegata, considerando anche che sono stati tra i protagonisti di numerose scelte oggi criticate e inserite anche nella relazione della commissione di accesso come Fons Nova Vita Felix, e altro (molto altro ancora): in tanti anni di maggioranza si fanno molte cose. Oltre al fatto che alle ultime amministrative quelle vinte da Romeo si erano schierati apertamente a favore di quest’ultimo durante la fase di ballottaggio vinta dallo stesso. Vabbè, ho dedicato molte righe, stop. A proposito che fine ha fatto Rocco Biasi detto Roy? Dopo la cocente sconfitta alle ultime regionali non si hanno tracce. Ma soprattutto che fine hanno fatto i suoi adepti? In testa a tutti Fausto Siclari, braccio destro ed uomo fedele (da ammirare). Ed il suo PdL, esiste ancora? Per questioni di opportunità e di rispetto per la storia amministrativa che ha scritto in questo paese non lo metto (per ora) tra i “non pervenuti”, anche se si vocifera che ha un candidato a sindaco un giovane ingegnere (oh un professionista, non scherziamo). Chi manca ancora? Ah sì. Io amo definirli “gli altri” ossia quelli che si stanno riunendo per dare una svolta a questo paese “contro” Domenico Romeo, oramai sembra proprio quest’ultimo l’uomo da battere. Quelli che hanno a capo l’ex assessore Francesco Sposato, defenestrato dallo stesso Romeo nella sua giunta e che sembra che vorrebbe candidare (salvo sorprese all’ultim’ora), Giuseppe Rigoli alla “poltronissima di Sindaco”. Ci riuscirà? Consentitemi però, qualche piccolo (ma consistente) scetticismo. Troppe bandiere cambiate, troppe camicie lavate, troppi rapporti parentelari politiche, anche se talvolta rinnegate ma ci sono e realmente esistono. La famiglia Macrì. Ma anche troppe idee in un solo minuto, troppe facce nella stessa medaglia, insomma troppe avversità autoctone. A proposito ma Olga Macrì non si candida? Che competizione elettorale sarebbe senza Olga Macrì candidata per l’ennesima volta a sindaco di Taurianova? A tal proposito proporrei una petizione popolare per la sua candidatura. E Gino Cordova? Come potrebbe stare fermo senza nemmeno una sua candidatura a sindaco? Ma le elezioni comunali, mi chiedo, senza di loro sono valide? Domenico Romeo. Un uomo a metà strada e ritrovatasi “in mezzo ad una selva oscura che la diritta via era smarrita”. Troncato dai suoi stessi ex alleati, una consiliatura non finita e male per giunta. Al di là di tutto, credo che un’altra possibilità credo gli dovrebbe essere concessa dai cittadini, certo, a che condizione? Quale sarà la sua squadra visto che è l’unico candidato a sindaco noto fin dal commissariamento del comune ed a tuttoggi di lui e di chi gli sta dietro non si sa assolutamente nulla e con il nulla non si va da nessuna parte. In ogni caso come già detto, è lui l’uomo da battere. Caro Kant queste sono le domande che ho voluto porre, riuscirà la ragione umana a dare delle risposte a tutto questo immenso marasma?

lalanternadidiogene@approdonews.it

© Riproduzione riservata