Esistono soltanto due cose: scienza ed opinione; la prima genera conoscenza, la seconda ignoranza. Taurianova, città di meretrici, cornuti e sporcaccioni? Noi pensiamo di no
La lanterna di Diogene
Esistono soltanto due cose: scienza ed opinione; la prima genera conoscenza, la seconda ignoranza. Taurianova, città di meretrici, cornuti e sporcaccioni? Noi pensiamo di no
Stavo leggendo una bella favola di Esopo dal titolo “Le due bisacce” e allo stesso tempo riflettevo su una questione taurianovese, conseguenza di una (giusta) riflessione fattami da un amico (e poi in seguito qualche decina, così da accodarsi ad un treno in ritardo), durante una passeggiata notturna al chiaro di luna. E la domanda che ne ho tratto è la seguente: ma siamo davvero dei “coglioni” a Taurianova? Io credo di no….però….! Esopo scrisse un giorno questo, «Ciascun uomo porta due bisacce, una davanti, l’altra dietro, e ciascuna delle due è piena di difetti, ma quella davanti è piena dei difetti altrui, quella dietro dei difetti dello stesso che la porta». La morale sta nel fatto che gli uomini non vedono i difetti che vengono da loro stessi, mentre vedono assai perfettamente quelli altrui. Da qui nasce uno spettacolo di cabaret (?), pagato e accolto con enfasi da qualche centinaia di taurianovesi che presi al cuore da un manifesto funebre sono accorsi ad ascoltare un “comico” o non so come definirlo, che immedesimandosi in un’aula di tribunale con travestimenti nati dalla fantasia dello stesso, ne diceva di tutti i colori inveendo in maniera a volte anche esagerata ed in sintesi (accetto smentite coraggiose), contro Taurianova asserendo nei fatti che siamo un paese di pettegolezzi, puttane, bugiardi, cornuti e sporcaccioni (sic).
A tutte queste categorie però mancano i gay, forse c’è stata qualche dimenticanza ma si può facilmente soprassedere. Nessuno e dico nessuno che si sia ribellato a questa cosa. No. Hanno pure applaudito con sorrisi, felici e contenti e per non farci mancare nulla, il sipario prima di chiudersi ha riservato una stilettata finale contro “altri” potenziali ed ipotetici “coglioni”. Però riflettendoci dopo…qualcuno…avrà capito in ritardo. Meglio tardi che mai! È pur vero come diceva Hugo che “La libertà comincia dall’ironia”, ma nel contesto attuale sono state le libertà (ed anche qualche euro) concessi a far iniziare l’ironia, a meno che il comico in questione non segua le teorie di Kierkegaard dove «L’ironia è l’occhio sicuro che sa cogliere lo storto, l’assurdo, il vano dell’esistenza», ma qual è il vano dell’esistenza? Visto che lo storto e l’assurdo sono evidenti e ben palesati. Questa cittadina è stata già martirizzata molte volte, così come violentata da politici e da avventurieri amministrativi che hanno sempre “millantato” di essere salvatori della patria, ed anche da uomini del fare, e quest’ultimo è stato tanto che le casse comunali sono state prosciugate fino a raschiare persino il suolo e non trovare nulla. Questa città è stata, non dimentichiamoci, sciolta per ben due volte per condizionamento mafioso, l’ultima volta poco meno di due anni fa; questa città è sommersa dall’immondizia e dalla piaga sociale dei lacchè nonché degli spettatori passivi che non fanno altro che stare affacciati alla finestra e criticare ogni contesto ed ogni azione deridendo e godendo a volte delle disgrazie altrui.
Ma nessuno che tuteli, politici ed amministratori compresi, l’immagine di una città in preda a molti attacchi, gli ultimi anche dietro corrispettivo economico. Sicuramente scrivendo determinate situazioni si rischia di passare per bacchettoni, secchioni ed affini, ma correremo orgogliosamente questo rischio perché muniti di buona fede e di capacità di critica e di dialogo. Certamente, credo sia ora che questa città, Taurianova, si ribelli ed alzi la testa per non lasciarla sempre sotto terra e nascondersi dietro al fardello dell’indifferenza e dell’ignoranza delle cose e delle azioni. Goethe disse che «Non c’è niente di più terribile di un’ignoranza attiva», questa viene sempre praticata inesorabilmente da chiunque a qualsiasi livello. Iniziamo a dare contributi non masochisti di certi “pastori” a pagamento che inveiscono contro la propria città (già ce ne stanno tanti), non contribuiamo anche nelle serate estive fatte di gioiosa spensieratezza, cui se ne può fare accoratamente anche a meno.
Ps. Io sono e lo dico con ardimentoso orgoglio (e anche coraggio), uno dei tanti “coglioni taurianovesi” e per qualche minuto anche un “pecorone”. Ma solo per qualche minuto.
lalanternadidiogene@approdonews.it