La lanterna di Diogene
Giuseppe Larosa | Il 05, Nov 2011
Storia di una disordinata politica. Prima viene lo stomaco, poi viene la morale
La lanterna di Diogene
Storia di una disordinata politica. Prima viene lo stomaco, poi viene la morale
Quando Immanuel Kant nella sua “Critica della ragion pratica” scrisse che «Due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me», voleva innanzitutto discutere sulle ragioni del comportamento umano non come concetto “oscuro” ma come ricerca attraverso la coscienza dell’esistenza stessa. La legge morale, il comportamento, la coscienza ed un “cielo stellato”.
Indegnamente, ma solo indegnamente preme associare questo discorso all’attuale situazione politica nazionale, e allo stesso tempo a dare un senso ad un momento che ci trova tutti fuori dagli argini di un concetto serio di responsabilità associata alla morale, che ci dovrebbe accompagnare durante la nostra “esistenza” e che ci porta ad una conoscenza di tutto quello che l’attuale realtà ci sta offrendo.
Osserviamo ad esempio quanto sta accadendo in Italia. Oltre alla questione che ci deridono da tutto il mondo per un Governo che sta diventando una burla in un sipario da comiche finali, osserviamo attentamente quanto questo Governo ed il suo Premier stanno producendo in termini di credibilità e di sviluppo sociale ed economico, ma soprattutto diamo uno sguardo a quanto sta accadendo in termini di mercimonio politico e di baratto del potere, per un posto di sottosegretario e/o magari per uno scorcio di visibilità mediatica per attraversare quel corridoio che dura un semplice quarto d’ora così come lo amava definire Warhol.
Si parla sempre in termini di numeri e mai di stabilità come mai di coesione politica, tanti “dinosauri” si alternano con affermazioni che il vomito fa a pugni con i mal di testa. Il leader dei mercanti di potere vige nella persona dell’ambiguo Scilipoti che nel suo congresso ammoniva accoratamente quasi a crederci lui stesso, inveendo contro chi occupa posti senza particolari criteri meritocratici, lui (?), diceva “Basta” a questa stagione di arrampicatori e di mercificatori, lui (?), l’ha detto. E se lo dice lui…
Questo Premier aggrappandosi disperatamente ad un’ancora di salvataggio personale ha sfornato un numero elevato di sottosegretari dai nomi e dall’immagine dubbia, che solo a guardarli si direbbe che non sanno nemmeno cosa ci stanno a fare in quel luogo e soprattutto cosa devono fare per quella delega, così come ha fatto qualcuno appena ricevuto la nomina: storie italiane.
I cambi di casacca, roba squallida che men meno ha a che fare con la teoria del “cielo stellato” così come la “morale” di Kant, che al solo pensiero fa rabbrividire anche il miglior Machiavelli. In ordine di tempo, gli ultimi sono stati una fedelissima berlusconiana come Ida D’Ippolito che, opplà, guarda caso resta folgorata dal partito dei “tre forni” di Casini insieme ad un altro deputato che di nome fa Bonciani, fuoriusciti dal Pdl perché è, a detta della stessa D’Ippolito, “un partito in cui non mi riconosco più”, ed anche per la mancanza di una “risposta politica”. E quindi, che tipo di risposte politiche sono quelle che magari si fuoriesce da un partito in cui si è stati eletti? Che segnale di coerenza diamo al popolo, ai cittadini che in quei giorni di elezioni hanno apposto una semplice croce su un simbolo, facendo sì che questa gente dal baratto e dalla volubilità di posizione cambi a proprio piacimento una casacca politica?
Certamente la migliore risposta dei cittadini a questo alto tradimento del loro voto non potrebbe mai essere “la fucilazione alle spalle”, così come la invoca Francesco Storace, ma credo che basti semplicemente ignorarle, facendo finta che non esistono, sarebbe la pena peggiore che si potrebbe infliggere. E questa punizione dovrebbe essere impartita dai partiti che accolgono senza se e senza ma questa gente senza onore e senza ritegno così come senza dignità, così a Destra come così a Sinistra. Se magari, ad esempio l’Udc, così come l’IdV, rifiutassero a questa gente di dare “asilo politico”, forse qualche maturità in seno alla condizione di credibilità politica accrescerebbe tantissimo.
Un’ultima cosa, nel Pd ci stanno le grandi manovre, tra romattori bramati dal sindaco di Firenze Matteo Renzi, la patetica risposta dei dinosauri come Bersani, ma quello che più fa paura ed un allarme che vorrei lanciare per la salute stessa del centrosinistra: attenzione c’è Veltroni in giro, fermatelo finchè siete in tempo, altrimenti si combina un altro disastro e si resuscita nuovamente il Cavaliere.
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