La lotta al crimine si fa rafforzando controllo territorio Dopo la bomba al sindaco di Taurianova lo Stato deve incentivare gli apparati delle forze dell'ordine
di LL
Sono passati circa cinquanta giorni da quel 5 settembre quando una bomba squarciò l’auto del sindaco di Taurianova Fabio Scionti. Un gesto gravissimo che ha portato la città negli anni peggiori del terrore ‘ndranghetistico. Colpire il primo cittadino ha un significato simbolico: vuol dire attaccare un’intera comunità. La risposta del Prefetto Di Bari è stata ottima; in prima persona si è speso per difendere e assicurare la sicurezza all’intera città di Taurianova. Tutto ciò, però, non basta: serve una volontà politica del Governo, in particolar modo del ministro calabrese Marco Minniti. Il controllo del territorio deve essere assicurato con adeguati mezzi e risorse, con la presenza di uomini capaci di seguire ogni singolo respiro di chi ha commesso il grave atto intimidatorio e, in contemporanea, attraverso un capillare rafforzamento del Commissariato di Polizia di Taurianova e della locale Compagnia dei Carabinieri.
Non è pensabile che ad oggi il lavoro delle volanti debba essere fatto nei Comuni di Taurianova, Polistena e Cittanova solo dai pochissimi uomini presenti nei Commissariati. Minniti deve capire che il primo messaggio da mandare a chi delinque è il controllo del territorio. Lui, reggino che conosce benissimo questa realtà, deve rafforzare questi presìdi altrimenti si rischia una sconfitta senza precedenti dello Stato nel controllo di queste zone. Non sappiamo come evolvono le indagini, condotte dai Carabinieri di Taurianova e del gruppo di Gioia Tauro, ma la risposta deve avvenire al più presto.