La Madonna del Riposonella “storia mariana” di Varapodio
redazione | Il 18, Dic 2024
di Pino Pardo
Fin dai tempi antichi a Varapodio, tra le tante devozioni religiose, fiorì il culto alla Beata Vergine Maria sotto il titolo di Madonna del Riposo. É una bella pagina di storia mariana del nostro passato di cui ne fanno fede i Registri Parrocchiali, gli storiografi del tempo e gli appassionati di storia locale fra i quali il Sac. A. Di Masi.
Storia che, con tenerezza e amore verso la Madonna, desidero raccontare a ricordo della fede e devozione mariana dei nostri padri.
“Fuori le mura di un villaggio detto Varapodi, nel territorio di Oppido, c’è una “immagine” quanto più bella nella pittura, tanto più miracolosa nelle grazie sotto il titolo del “Riposo”, immagine così fresca e bella, che pare uscita dal pennello.”(Fonte: P. G. Fiore, Calabria Illustrata).
L’immagine con data intorno all’anno 1550 – per lungo tempo coperta da intonacatura fatta dai Monaci Basiliani per difenderla dagli oltraggi dei barbari, dalle incursioni dei Saraceni che devastavano i sacri luoghi e dall’inclemenza dei tempi – fu scoperta per caso nel 1600 e su un rudere tra le siepi di fronte all’attuale Calvario l’antica “edicola” con una tenue traccia d’un affresco riproducente la Madonna col Bambino Gesù.
L’“edicola” non è l’originale, ma riproduzione successiva al terremoto del 1783, fatta sopra un rudere della distrutta Chiesa di S. Pietro come si evince da tracce di pavimento alla base; in quel luogo i fedeli accendevano lampade votive, anche di notte, in onore della Madre di Dio.
La solennità della Madonna del Riposo si festeggia a Varapodio l’ultima domenica di agosto con ogni pompa, accompagnata da un numeroso mercato”. (Fonte: P. G. Fiore, Calabria Illustrata).
Storicamente verificato è che verso la seconda metà del 1600 in Varapodio vi fosse culto alla Madonna del Riposo e la devozione aveva come punto di riferimento un affresco sul muro di una chiesa con l’immagine della “Madonna che stringe tra le braccia Gesù Bambino dormiente”.
Lavoratori dei poderi di ritorno dalle campagne – passando a sera dalla strada accanto a Piazza Calvario con sulle spalle le raccogliticce cose racimolate nella faticosa giornata di lavoro – si fermavano davanti all’”edicola” della Beata Vergine e con animo devoto usavano ripetere: ”Diciamo una preghiera alla Madonna del riposo”, mentre le raccoglitrici d’olive raggruppate in “Ante”, facendo una sosta, alla preghiera facevano seguire un melodioso canto mariano in dialetto calabrese per le grazie ricevute poi, fiduciose e rincuorate, si avviavano alle loro disagiate, misere abitazioni a riposare.
La Sacra Immagine della Madonna del Riposo, dopo oltre 420 anni, è stata restaurata per iniziativa di un privato cittadino di Varapodio.
Pino Pardo