La manovra ora e’ legge, subito ticket e superbollo
redazione | Il 16, Lug 2011
E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale
La manovra ora e’ legge, subito ticket e superbollo
E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale
La manovra economica approvata in tempi ultrarapidi dal Parlamento e’ stata pubblica oggi in Gazzetta Ufficiale. Entrano cosi’ in vigore da domani le norme modificate non previste dal decreto originario. Da subito scattano i rincari del bollo sul deposito titoli, il superbollo per le auto di lusso sopra i 225 kw, la stretta sulle stock option, l’aumento dell’Irap sulle concessionarie dello Stato e la normativa che potrebbe portare all’applicazione di ticket sanitari. Per altre norme la concreta attuazione segue un diverso calendario: dal prelievo sulle pensioni d’oro, che parte dal primo agosto, al taqlio sulle agevolazioni fiscali che si applichera’ dal 2013.
CGIA: PESO SU FAMIGLIE,VENEZIA AL TOP CON 1.204 EURO – Con la manovra economica approvata ieri, secondo gli artigiani della Cgia di Mestre quanto a tasse e benzina sarà Venezia la vittima eccellente con un aggravio di 1.200 euro in più a famiglia. A seguirla a ruota – secondo la Cgia – saranno Firenze e Bari gravate da 1.000 euro a nucleo in più. Secondo la Cgia di Mestre, a preoccupare gli italiani non ci sono solo gli effetti della manovra correttiva, ma anche la raffica di aumenti avvenuti in alcune città con il ritocco all’insù dell’addizionale comunale Irpef, dell’aliquota provinciale sull’Rc auto e del prezzo della benzina. A Firenze, secondo una elaborazione condotta dalla Cgia di Mestre, l’aggravio di imposta in capo ad una famiglia monoreddito con un imponibile Irpef di 40.000 euro percepito da un impiegato di buon livello e con due figli a carico sarà, nel 2014 (anno in cui andranno a regime gli effetti della manovra correttiva), di 1.077 euro in più rispetto al 2010. A Bari, invece, le cose andranno peggio. Per una famiglia con un reddito di 50.000 dove entrambi i coniugi sono impiegati con un figlio a carico, gli effetti della manovra e dell’aumento delle tasse procurerà maggiori imposte, rispetto al 2010, per un importo di 1.184 euro. A Venezia, per i residenti del Comune lagunare le cose andranno proprio male secondo la Cgia. I residenti del capoluogo regionale veneto si ritroveranno con un +0,2% dell’addizionale comunale Irpef e con l’incremento di 3,5 punti sulle Rc auto. Pertanto, una famiglia composta da due coniugi entrambi operai con un figlio a carico e con un reddito di 38.000 , pagherà, nel 2014, 1.204 euro in più rispetto al 2010.
LAZIO: TICKET, REGIONE AL LAVORO, COMPLESSO EVITARLI – Appare al momento complesso che la Regione Lazio possa evitare l’arrivo, dalla prossima settimana, dei ticket sanitari sulle prestazioni specialistiche (10 euro) e sui ricorsi impropri al pronto soccorso (25 euro) previsti dalla manovra approvata ieri dal Parlamento. La governatrice Renata Polverini, a quanto pare, si è riservata di valutare a breve la situazione, sotto tutti gli aspetti, con i suoi tecnici. “E’ impossibile – aveva detto ai cronisti che le chiedevano se l’introduzione della compartecipazione potesse essere scongiurata – Non lo possono fare le Regioni virtuose, figuriamoci noi”, che siamo soggetti a Piano di Rientro. La situazione dei conti del Lazio, insomma, non permetterebbe di approfittare della possibilità che il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha lasciato comunque aperta per le Regioni “di non applicare il ticket sulla specialistica di 10 euro purché adottino altre misure di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie equivalenti sotto il profilo del mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario e del controllo dell’appropriatezza”. Trovando, insomma, a parità di conti, i soldi da un’altra parte. Nel Lazio però, che ha la sanità commissariata e ogni euro è sorvegliato speciale, ciò appare oggi parecchio improbabile. Una misura, quella dei ticket, che comunque anche i governatori del centrodestra hanno preso molto male: Polverini ha parlato di “sgarbo istituzionale” e sebbene Fazio abbia confermato le esenzioni per alcune categorie fragili (bambini, disoccupati, pensionati sociali e al minimo, invalidi e malati cronici e rari non pagheranno), la governatrice del Lazio si è detta preoccupata perché “chi sentirà fortemente l’iniquità di questa misura sono proprio i cittadini a minor reddito”.
ROSSI, NON APPLICHEREMO TICKET INGIUSTO E IMPROPRIO – L’aumento di 10 euro del ticket sanitario per le visite specialistiche “é profondamente ingiusto” oltre che “improprio per la tutela stessa della salute”. Per questo la Regione Toscana, come l’Emilia Romagna, già ieri ha deciso di prendersi “una pausa di riflessione di quindici giorni”, quindi “di non applicarlo da lunedì prossimo, come previsto dalla manovra, in particolare perché colpisce le fasce più deboli”. Lo ha ribadito oggi il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, parlando con i giornalisti a margine di un convegno della Cna a Prato. Certo andranno trovate soluzioni alternative, “di qui alla fine dell’anno perderemo circa 35 milioni di euro, quasi 80 mln nel 2012, pari rispettivamente allo 0,5% e all’1% del bilancio della sanità”. Rossi non se la sente di anticipare quali potranno essere le alternative (una potrebbe essere quella di applicarlo in base all’età dei pazienti e delle patologie): “cercheremo di intervenire sull’evasione del ticket, che è molto alta” prosegue, ma introdurlo per le visite specialistiche “é un errore perché è la specialistica che consente di fare prevenzione” e, quindi, di risparmiare. “Ho parlato ieri con Vasco Errani – ha aggiunto Rossi – e anche con l’Emilia Romagna vedremo cosa è possibile fare” ASSESSORE SARDEGNA, NO A TICKET, SONO INIQUI – “La Sardegna ha già dato. Non si possono chiedere ticket aggiuntivi ad una Regione che si paga da sola la sanità. I ticket sono iniqui e vanno a colpire le fasce più deboli”. Lo ha detto l’assessore regionale della Sanità, Antonello Liori, sulla manovra finanziaria varata ieri. Questa mattina, a margine della conferenza stampa di presentazione del quadro delle spese ed entrate nella sanità sarda, Liori ha precisato: “Ancora non c’é una data certa per l’introduzione dei ticket anche nella nostra Isola imposti dalla manovra finanziaria del Governo. La prossima settimana è in programma un incontro con l’assessore della Programmazione e Bilancio, Giorgio La Spisa, per decidere il da farsi e scongiurare l’introduzione di questa misura nella nostra Isola, che paga già la tariffa più alta”.
NAPOLITANO FIRMA,PAESE GRATO ORA PUNTARE SU CRESCITA C’é enfasi e sincero compiacimento nell’elogio di Giorgio Napolitano al Parlamento per aver approvato veramente “in tempi brevissimi” i “massicci interventi per la stabilizzazione finanziaria” proposti dal governo con alcuni emendamenti discussi con le opposizioni. il capo dello Stato, che ha immediatamente promulgato la manovra uscita da Montecitorio, aveva detto ieri la stessa cosa con altre parole: “é un miracolo!”. Ma dalle parole di Napolitano traspare anche preoccupazione e ansia per l’effetto combinato, a “morsa” che produce la bassa crescita economica insieme all’alto debito pubblico, e anche per l’incertezza della situazione politica. Il capo dello Stato rilancia perciò l’appello alla coesione nazionale sapendo bene che l’esito della partita contro gli speculatori finanziari è ancora incerto. Dipende dalla capacità di fare altri grandi passi che richiedono la stessa coesione, e queste mosse possono essere condizionate dalle fibrillazioni del governo, sotto tiro in materia di giustizia e per il contenuto stesso dei provvedimenti approvati. E’ evidente la voglia dell’opposizione di mettere all’incasso le difficoltà del governo con progetti di nuovi esecutivi più o meno ‘tecnici’, mentre dal versante della maggioranza si fa osservare che finché l’esecutivo potrà contare in Parlamento sui numeri evidenziati dal voto di ieri e di oggi questi progetti non potranno avere alcuna prospettiva con un Quirinale sempre attento alle prerogative del Parlamento. Napolitano ha fatto capire ieri come la pensa quando ha definito “irresponsabile” il gioco al totoministri, e oggi ha tenuto a sottolineare e a valorizzare il contributo delle opposizioni al risultato di oggi, mettendo in evidenza che ognuno ha fatto la sua parte e non cé stato nessuna confusione di ruoli fra maggioranza ed opposizione, nessuna attenuazione della dialettica politica. Ciò detto, ha aggiunto che “spetta ora agli opposti schieramenti confrontarsi nel modo più aperto e concludente sulle scelte che restano da adottare per rompere la morsa alto debito-bassa crescita che stringe l’Italia e per contribuire a un vigoroso rinnovamento e rilancio del progetto europeo”. Il Colle continuerà perciò a svolgere la moral suasion affinché possa ripetersi su questi e altri problemi urgenti e drammatici per il paese la convergenza che ha avuto e dovrà avere ancora come “punto di partenza il comune riconoscimento, dinanzi alla gravità crescente dei rischi incombenti per il costo del nostro debito pubblico, dell’obbiettivo del pareggio di bilancio entro il 2014”.
redazione@approdonews.it