A nome della società US Palmese 1912 invitiamo il Sig. Saverio Albanese ad usare uno stile comunicativo più aderente sposando un profilo più obiettivo, senza lasciarsi andare in analisi che trasudano evidentemente un’ acrimonia palese nei confronti della stessa società nel suo complesso e, in particolare, un astio personale verso un singolo esponente, l’allenatore Mario Dal Torrione che, per ragioni non ben conosciute, non sta particolarmente simpatico al su menzionato. Il Sig. Albanese dovrebbe imparare a distinguere l’aspetto specialistico (l’Arte giornalistica è ormai diventata merce rara) da quello personale non lasciandosi andare a cadute di stile che non aiutano la libertà di informazione e non fanno capire la realtà ai cittadini. Per di più, ci stupiamo di come, a meno che non abbia il dono dell’ubiquità, il nostro Tosatti di provincia riesca a commentare partite che non segue, non vede e non conosce. In questo momento, Albanese riuscirebbe nell’impresa di dire che la squadra ha giocato male anche dopo una vittoria schiacciante. Questo non è un esempio positivo di chi si ostina a voler fare giornalismo ma un esempio di chi utilizza il quinto potere per fare “comunicazione di parte”. Questo non ci piace!! Non fa buona informazione e non aiuta né la squadra né la cittadinanza. Per cui, invitiamo in prospettiva il sig. Albanese a non commentare più partite che non segue e viceversa a venire allo stadio, perché nessuno è ancora riuscito a vedere e commentare partite con le cornee degli altri. Il nostro Tosatti dovrebbe sforzarsi di distinguere l’aspetto professionale da quello della simpatia umana che, chiaramente, sono due aspetti che non possono stare insieme. Deve sapere che, nonostante quello che scrive, la squadra sta esprimendo un buon calcio e si batterà fino all’ultimo per raggiungere la meritata salvezza, senza ricorrere ai vari moduli concepiti dal celebre Oronzo Canà (5-5-5) e suggeriti dal simpatico corrispondente inventandosi cifre e dati dei quali dimostra di capire ben poco.
Palmi, 23 aprile 2016.